Maxi operazione di polizia per stanare il numero uno del clan dei casalesi
AVERSA – Una grossa operazione di polizia si è svolta nelle giornate di venerdì e sabato ad Aversa. Alcune decine gli agenti della squadra mobile di Napoli – gli uomini agli ordini del dirigente Vittorio Pisani, gli stessi che mercoledì 17 novembre hanno stretto le manette ai polsi di Antonio Iovine, latitante dal oltre 14 e ritenuto a capo del famigerato clan dei casalesi – impegnati nell’azione.
Tutto ha preso inizio venerdì pomeriggio attorno alle 16,30, quando due uomini della Dia, probabilmente in seguito ad una soffiata, si sono presentati in un outlet di abbigliamento per bambini in via Onofrio Marchione al confine con Lusciano.
La zona è stata immediatamente bloccata al traffico ed è iniziata una capillare perquisizione dei locali e dell’abitazione soprastante in cerca di possibili nascondigli e sono stati avviati meticolosi accertamenti.
Gli uomini della Squadra Mobile, poi, con l’ausilio di reparti dell’esercito hanno ispezionato anche le fogne della zona servendosi di mezzi meccanici per scavare il terreno. Le operazioni di scavo sono andate avanti fino a notte inoltrata.
Nella giornata di sabato gli scavi si sono spostati in un area adiacente l’outlet: un ex deposito di autobus del Consorzio della Tranvia Provinciale. Anche qui si è scavato alla ricerca di eventuali cunicoli e probabili vie di fuga. Le operazioni sono proseguite fino alle 18, ora in cui la polizia ha deciso di sospendere le ricerche.
Nonostante l’insuccesso dell’operazione gli inquirenti sembrano essere fiduciosi ed assicurano di essere sulle tracce di Michele Zagaria, allo stato attuale, numero uno del clan dei casalesi.
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