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giovedì 18 novembre 2010

'Ndrangheta, blitz nella Locride Sequestrati ai clan 200 milioni

I beni -  appartamenti, terreni, fondi fiduciari - sono riconducibili in parte a Giuseppe Commisso, 64enne chiamato ‘mastro'

PoliziaReggio Calabria, 18 novembre 2010 - Un maxisequestro di beni è in corso da questa mattina da parte dalla polizia nei confronti della cosca Commisso di Siderno. Gli uomini della questura di Reggio Calabria stanno mettendo i sigilli a beni del valore di duecento milioni di euro.
Il provvedimento, emesso a seguito di accertamenti patrimoniali svolti dalla Polizia, fa seguito all’operazione ‘Il Crimine', condotta dalle Dda di Reggio Calabria e Milano, che nello scorso mese di luglio portò all’arresto di 300 persone. Sono posti sotto sequestro appartamenti, terreni, fondi fiduciari per la maggior parte ricadenti a Siderno e nel territorio della locride. 
 I beni sono riconducibili in parte a Giuseppe Commisso, 64enne chiamato ‘mastro', che gestiva gli incontri con altri affiliati nella lavanderia Ape Green a Locri. Nei giorni scorsi la Polizia ha arrestato tre persone legate alle cosche Cataldo e Cordì, tra cui il giovane rampollo della cosca Cordì, che avrebbero preso accordi per arrivare a una pax mafiosa dopo la sanguinosa faida durata 40 anni e spartirsi le estorsioni e i proventi illeciti sul territorio.
Commisso avrebbe avuto un ruolo di primissimo piano anche in questa vicenda. I beni oggetto di sequestro che segue l’operazione ‘Il Crimine' sono riconducibili anche ad altre persone.
 
 
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