Palermo. «Anche in questo caso è stato condannato l'intermediario ma non chi ha chiesto l'intermediazione, così come nel processo Mills si è condannato il corrotto e non il corruttore». Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia, commentando le motivazioni della sentenza che ha condannato a sette anni per concorso in associazione mafiosa il senatore del Pdl, Marcello Dell'Utri. «Non possiamo vivere in un Paese dove il presidente del Consiglio - ha aggiunto - è accusato di cose così gravi. Molta gente non vuole guardare. Mi indigno quando mi chiedono dei risvolti politici della sentenza. Una sentenza deve fare giustizia e non politica». |
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