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domenica 28 novembre 2010

Salviamo Frediano: missione compiuta

da 19luglio1992.com - 28 novembre 2010

“Non sempre le scelte giuste sono quelle più facili”, anzi forse è quasi sempre così; e Frediano questo lo ha dimostrato fin dal 1992 quando ha deciso di fondare la sua associazione sos Racket e usura e combattere al fianco delle numerose vittime dell’estorsione.


Una scelta giusta, di alto valore civico e morale e, come sempre accade in Italia, tali scelte sono anche conseguenza di un isolamento lento e inesorabile che può portare come in queste caso a ricorrere a rimedi estremi.
Ancora una volta c’è stata la risposta della società civile; stamattina, come avevamo preannunciato due giorni fa, ci siamo riuniti sotto casa di Frediano per esprimergli tutta la nostra solidarietà e a turno siamo entrati a casa sua per salutarlo. Ho voluto abbracciarlo e stringerlo forte forte, senza dirgli nulla. Mi ha emozionato farlo e ancor di più vederlo seduto sul divano accanto a Salvatore Borsellino,uniti più che mai in questa dura battaglia. Ricordo ancora la chiamata di Salvatore di due giorni fa “Desy, Frediano sta rischiando veramente, dobbiamo fare qualcosa, abbiamo solo due giorni ma lo dobbiamo fare”! Detto e fatto. 
Non eravamo in tanti ma perché non si è mai abbastanza in queste occasioni. Inoltre questa volta credo abbia inciso il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione per organizzare il tutto. Qualcuno che aspettavamo è arrivato, per questo voglio credere che qualche risultato sia stato ottenuto. La mediazione di Giancarla Marchesi, assessore alle politiche sociali del Comune di Cesate (MI), ha permesso a Frediano di incontrare questa mattina Emanuele Fiano, rieletto deputato con il Partito Democratico alle lezioni del 13 e del 14 aprile 2008.
 Dinnanzi alle richieste di Frediano e di chi come lui continua a denunciare la forte presenza del racket nel territorio milanese, Fiano si è assunto l’impegno di proporre , in vista di un decreto Milleproroghe, un emendamento per l’inserimento di una clausola che permetta, anche a coloro non possessori di partita IVA, di accedere ai fondi stanziati a favore delle vittime dell’usura. Inoltre presenterà un’interrogazione parlamentare riguardo alle numerose società (oltre 2000) che operano online al di fuori di previsioni legislative.
Per il momento abbiamo ottenuto questo impegno e speriamo vivamente che non siano solo parole. Di queste ne sentiamo troppe ogni giorno e ne siamo esausti. Tuttavia questa volta voglio essere fiduciosa
Ora mi auguro vivamente che il sacrifico di Frediano Manzi e della sia famiglia sia davvero servito a far smuovere le acque stagnanti nelle quali galleggiano le nostre Istituzioni. Se non fosse così Frediano non si fermerà e noi con lui non ci fermeremo.
In ultimo ci tengo molto a ringraziare coloro che hanno partecipato stamattina al sit-in e hanno reso possibile questa manifestazione: le Agende rosse di Milano, i giovani dell’Italia dei Valori, Qui Milano Libera con la presenza di Piero Ricca, gli studenti del Popolo Viola e gli amici di Beppe Grillo di Monza e Brianza. Ringrazio inoltre i giornalisti presenti che hanno seguito la vicenda di Frediano, tra i quali Claudio Messora, autore del video blog ByoBlu, Gaetano Pecoraro de Il Fatto Quotidiano, Alessandro Luè del settimanale Settegiorni e gli altri dei quali non conosco il nome.
Un grazie particolare va a tutti i miei compagni di lotta - Fanny, Angelo, Annamaria, Elena, Silvio e tanti altri - e alla grandezza di Salvatore Borsellino.

La Redazione di 19luglio1992

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