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mercoledì 24 novembre 2010

Strage di mafia dei Georgofili: lo Stato non è parte civile


Lo Stato italiano non si costituisce come parte civile al processo per le stragi mafiose del '93 ai Georgofili a Firenze, dove morirono cinque persone, a Roma e Milano. Il procedimento a carico del boss Francesco Tagliavia è iniziato nel capoluogo toscano questa mattina, Regione Toscana e Comune fiorentino hanno fatto il passo, assenti invece lo Stato italiano e le amministrazioni comunali di Roma e Milano. Scelta “gravissima”, commentano Pd e Idv. È così: è un autentico schiaffo ai  familiari delle vittime e a chi lotta contro la mafia.

L'avvocatura dello Stato ha risposto alle agenzie di stampa di non essersi costituita parte civile perché per le stragi mafiose perché non ha ricevuto nessuna notifica: «Non ci siamo costituiti parte civile perché non ne siamo venuti a conoscenza. Non ci è stato notificato nulla per iscritto o verbalmente, ma solo con la notifica per pubblici annunci». Replica il Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi: «La notifica è stata fatta per pubblici proclami, sta nella Gazzetta Ufficiale. Così si fa».

Il processo vede imputato Tagliavia, accusato di essere coinvolto nell'organizzazione e nell'esecuzione delle stragi. A lui gli investigatori sono arrivati grazie alle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza. L'attentato fiorentino avvenne nella notte tra il 26 e 27 maggio. Esplose un Fiat Fiorino imbottito di tritolo sotto la Torre dei Pulci, sede dell'Accademia dei Georgofili, uccise cinque persone tra cui una bambina di appena 50 giorni di vita, il più anziano aveva 39 anni, ferì 48 persone, danneggiò seriamente la Torre e gli Uffizi distruggendo e bruciando anche dei dipinti.

Lo Stato al primo processo si costituì parte civile, stavolta no. «Non potevo crederci: ho dovuto rileggere la notizia più volte. E se non fosse una cosa davvero seria, ci sarebbe quasi da ridere. Ma è vergognoso, è un'offesa alle vittime e ai loro familiari», commenta il governatore toscano Enrico Rossi. Assenza gravissima, osservano il Pd (tra cui Veltroni) e l'Idv.


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