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mercoledì 8 dicembre 2010

Casini con Zinzi a Montecitorio:i governi non abbandonino Caserta

Il leader Udc con il presidente della Provincia per illustrare il modello casertano di gestione beni confiscati

Zinzi e Casini Zinzi e Casini

CASERTA - «Qualsiasi governo che verrà non dovrà abbandonare il territorio casertano». Firmato Pier Ferdinando Casini, intervenuto alla conferenza stampa convocata a Montecitorio dalla provincia di Terra di Lavoro per proporsi come «modello da esportare per la gestione dei beni confiscati alla mafia». «Si tratta di un tema fondamentale - aggiunge il leader Udc - perché riciclare i beni sequestrati serve a far capire che la lotta alla mafia non è fatta di solo arresti, ma anche dei beni che vengono reinseriti nel mercato del bene». Con Casini, il compagno di partito e presidente della Provincia, Domenico Zinzi, e il prefetto Morcone.
IL PROGETTO «SAPUCCA» - «La lotta alla criminalità - sottolinea Casini - non deve avere confini nè colori politici. Ho molto apprezzato quanto fatto dal ministro Maroni. E la confisca è un processo che deve andare avanti». A tal proposito, Zinzi ha presentato un progetto denominato «Sapucca», con tanto di brochure patinata bilingue: «italiano-inglese», che sarebbe l’acronimo di «Sharing Alternatives Practices for the Utilization of Confiscated Criminal Assets». «In questo momento di polemica politica - specifica il segretario Udc - è importante che governo e opposizione lavorino insieme contro la criminalità ed è questo lo spirito con cui in Parlamento abbiamo approvato il decreto sicurezza». Rispondendo alla domanda di un cronista di un giornale locale se non sia in imbarazzo a sostenere un progetto come quello promosso dalla provincia di Caserta per la gestione dei beni presi alla mafia visto che ci sono anche persone come Nicola Cosentino accusato di associazione esterna alla mafia, Casini risponde: «Io faccio riferimento sull’operato del presidente della provincia Domenico Zinzi e non a caso ho parlato solo di quanto fatto da Maroni».
MARONI: BENE, NON SOLO ARRESTI - Casini ha elogiato apertamente quanto fatto dal ministro dell’Interno contro le mafie, pur ricordando che la lotta alla criminalità «non si fa solo con gli arresti». Anche confiscare i beni ai mafiosi per «rimetterli nel "mercato del bene" ha la sua grande importanza». Quindi, è l’appello di Casini, basta con questi «pregiudizi contro Caserta» e con l’immagine di «provincia collusa con il crimine. La stragrande maggioranza dei cittadini ha bisogno di iniziative come questa»
Redazione online
07 dicembre 2010

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