Agrigento. La Direzione investigativa antimafia di Agrigento ha arrestato due cattolicesi, Andrea Amoddeo, ristoratore quarantacinquenne, e Francesco Manno, quarantaseienne impiegato comunale.
I due sono ritenuti fedelissimi del boss Giuseppe Falsone e sono stati ora raggiunti da un'ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palermo.
Il provvedimento restrittivo segue la condanna dei due a 8 anni di reclusione per il reato di partecipazione in associazione mafiosa, nel processo scaturito dall'indagine «Minoa» e celebrato con il rito abbreviato. I due erano stati coinvolti nell'operazione antimafia che il 27 novembre 2009 aveva portato all'esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di altrettante persone accusate di aver fatto parte delle famiglie mafiose di Cattolica Eraclea e Montallegro e di essere il riferimento territoriale del rappresentante provinciale di Cosa nostra agrigentina, l'allora superlatitante Falsone. A dicembre 2009, il Tribunale del riesame aveva rimesso in libertà Amoddeo e Manno. Nella stessa operazione erano state sottoposte a sequestro imprese individuali e società del settore edile, riconducibili agli arrestati e notificati avvisi di garanzia ad altri soggetti. Il processo per gli altri tre imputati, che non hanno richiesto il rito abbreviato, si svolgerà con il rito ordinario.
Adnkronos
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