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lunedì 27 dicembre 2010

Maggiani Chelli: ''Ai mafiosi aboliti ergastoli. Alle vittime chi ci pensa?''



27 dicembre 2010
Di bene in meglio! Ora ai mafiosi viene abolito di fatto l’ergastolo, perché le motivazioni di sentenza vengono depositate in ritardo.

Viviamo ormai in un Paese al servizio del reo, con spreco di energie e risorse per salvaguardare i diritti della mafia, in questo caso della 'ndrangheta calabrese per le concessioni fatte a uno dei tanti, a Giuseppe Belcastro.
Alle vittime non pensa mai nessuno, fanno paura, sono scomode e questo anche perché lo Stato ne deve rendere conto del perché sono diventate vittime di mafia e non è in grado di farlo fino in fondo.
Lo diremo fino allo sfinimento, in seno alle vittime delle stragi d’Italia, vi sono QUATTRO casi di soggetti giovanissimi che al tempo in cui hanno vissuto la strage terroristica eversiva, non lavoravano, in seguito sono andati a lavorare poi, a causa delle menomazioni riportate sotto il tritolo stragista, hanno “maturato” l’80 per cento di invalidità rispetto alla loro capacità lavorativa. Ebbene per legge hanno diritto alla pensione subito ma, da quel che appare, sembrerebbe che la Presidenza del Consiglio non voglia concederla.
Ci domandiamo con rabbia: come mai per la Magistratura attraverso le norme non è stato inventato quello strumento che permette alle vittime invalide  all’80% di andare in pensione subito, mentre sono state varate tutte una serie di norme che ad ogni stormir di fronda corrono in mutuo soccorso ai mafiosi rei di strage?

Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

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