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mercoledì 15 dicembre 2010

'Ndrangheta: 49 arresti a Cosenza, anche ex parlamentare

15 dicembre 2010
Cosenza.
È in corso a Cosenza un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale e della Squadra mobile per l'esecuzione di 49 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla cosca Bruni della 'ndrangheta. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda e uno riguarda, tra gli altri, l'ex parlamentare dell'Udeur Bonaventura La Macchia. La cosca Bruni, secondo quanto è emerso dalle indagini, si sarebbe infiltrata in numerose attività imprenditoriali, gestendo, tra l'altro, i servizi di onoranze funebri ed una discoteca nel centro di Cosenza. Il gruppo criminale avrebbe avuto anche un ruolo attivo nel traffico di stupefacenti, nelle estorsioni e nelle rapine contro i furgoni portavalori eseguite con la complicità di mafiosi pugliesi.

ANSA

Ex senatore in racket pompe funebri

15 dicembre 2010
Cosenza.
Sarebbe stato inserito nel racket delle pompe funebri, grazie ai suoi collegamenti con il titolare di una casa di cura di Cosenza, Bonaventura La Macchia, di 57 anni, l'ex senatore dell'Udeur arrestato stamani nell'operazione contro la cosca Bruni della 'ndrangheta. La Macchia è accusato di tentata estorsione, aggravata dalle modalità mafiose. L'ex parlamentare, in particolare, avrebbe fatto pressioni sul proprietario della casa di cura per fare in modo che il servizio di pompe funebri per le persone che morivano nella clinica fosse affidato ad un impresa che sarebbe stata collegata alla cosca Bruni della 'ndrangheta. La Macchia è stato arrestato dalla Squadra mobile di Cosenza nella sua abitazione di Roma con la collaborazione della Questura della capitale. Bonaventura La Macchia era già stato arrestato negli anni '90 per reati finanziari legati alla gestione di una società, la Edicom, dalla quale avrebbe distratto somme per circa due miliardi di lire. Per questa vicenda La Macchia ha subito una condanna a due anni e mezzo di reclusione per bancarotta fraudolenta e tentata estorsione. La Macchia era stato eletto deputato nel 1996 con la Lista Dini e nel 1999 aveva aderito all'Udeur. L'inchiesta che ha portato all'arresto di La Macchia e delle altre persone coinvolte nell'operazione è stata condotta dai pm della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto, Raffaella Sforza, Claudio Curreli e Adriano Del Bene (questi ultimi due applicati dalla Procura della Repubblica di Cosenza).

ANSA



Arrestato capocosca, scarcerato ieri

15 dicembre 2010
C'è anche il presunto capo della cosca Bruni della 'ndrangheta, Michele Bruni, tra le 49 persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda di Catanzaro ed eseguite dai carabinieri e dalla Squadra mobile di Cosenza. Bruni era stato scarcerato appena ieri ed era stato posto agli arresti domiciliari. Insieme a lui, secondo quanto riferito dagli investigatori, sono stati arrestati la compagna e tre fratelli, due dei quali, comunque, erano già detenuti. La cosca Bruni, che si ritiene oggi disarticolata, aveva assunto negli anni '90 un ruolo egemonico a Cosenza, sfruttando il vuoto di potere determinatosi dopo l'operazione Garden, risalente al 1994, ed ottenendo il controllo del traffico di sostanze stupefacenti, delle estorsioni e delle rapine contro i furgoni portavalori.

ANSA

Arrestati anche due carabinieri

15 dicembre 2010
Cosenza.
Due carabinieri sono stati arrestati nell'ambito dell'operazione contro la cosca Bruni di Cosenza. I due militari sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Uno dei due carabinieri era in servizio nella Compagnia di Rende (Cosenza), mentre l'altro era stato sospeso.

ANSA



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