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lunedì 6 dicembre 2010

'Ndrangheta: boss e sua moglie a processo per bancarotta

6 dicembre 2010
Milano.
È stato rinviato a giudizio per concorso in bancarotta, aggravata dalle finalità mafiose, il boss della 'ndrangheta Salvatore Barbaro, ritenuto al vertice di una cosca con base a Buccinasco (Milano). Con lui verrà processata anche la moglie, Serafina Papalia, figlia dello storico boss della mafia calabrese in Lombardia, Rocco Papalia. Lo ha deciso il gup di Milano Enrico Manzi, accogliendo la richiesta del pm della Dda milanese Paolo Storari. L'accusa di bancarotta si riferisce al crac dell'impresa edile 'Lavori stradali srl', di cui era titolare l'imprenditore milanese Maurizio Luraghi, condannato per associazione mafiosa, assieme agli esponenti della cosca Barbaro-Papalia, e anche per la bancarotta a 3 anni e 4 mesi, con rito abbreviato. Stando alle indagini, la società sarebbe stata utilizzata per gli interessi degli esponenti della 'ndrangheta nel settore del movimento terra e le casse societarie sarebbero state 'svuotate' dal clan, per un crac da 1,2 milioni di euro. Il processo nei confronti di Salvatore Barbaro, già condannato per associazione mafiosa a 9 anni di reclusione nel procedimento 'Cerberus', e di sua moglie comincerà il prossimo 27 gennaio davanti all'ottava sezione penale. Con loro è stato rinviato a giudizio anche Maurizio De Luna, milanese e ritenuto il riciclatore dei soldi del clan. Lo scorso 25 novembre, per la bancarotta era stato condannato, assieme a Luraghi, anche Rosario Barbaro, fratello di Salvatore, a 3 anni e 2 mesi.

ANSA

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