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mercoledì 22 dicembre 2010

'Ndrangheta: tangenti appalti A3, 10 arresti

22 dicembre 2010
Reggio Calabria.
Un'operazione della polizia è in corso per l'esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di presunti affiliati alla cosca della 'ndrangheta dei Bruzzise che opera nella zona di Palmi, nel reggino.

Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione. L'operazione, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, costituisce la prosecuzione di quella denominata «Cosa mia» che nel giugno scorso portò all'arresto di una cinquantina di persone, ritenute affiliate sia ai Bruzzise che all'altra cosca operante sul territorio, quella dei Gallico, che erano riuscite ad imporre pesanti tangenti alle imprese che lavoravano nei cantieri per l'ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Le famiglie Gallico e Bruzzise sono state contrapposte in una sanguinosa faida tra gli anni '80 e '90 e anche più recentemente.

ANSA

Interessi appalti A3 hanno causato ripresa faida

22 dicembre 2010
Reggio Calabria.
Gli »appetiti« per gli appalti dei lavori sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria avevano portato ad un riacutizzarsi dello scontro tra le cosche Gallico - Morgante - Sgrò - Scigliano da una parte e Bruzzise-Parrello dall'altra che in passato ha provocato decine e decine di morti. È quanto emerge dall'inchiesta condotta dalla polizia e coordinata dalla Dda di Reggio Calabria che stamani ha portato all'arresto di dieci presunti affiliati alla cosca dei Bruzzise. I lavori di ammodernamento del tratto della A3 che passa sul territorio di Palmi, nel tratto compreso tra Gioia Tauro e Scilla, infatti, costituivano una notevole fonte di reddito per le cosche della zona che, secondo l'accusa, imponevano una tangente del 3% alle imprese appaltatrici e la fornitura del calcestruzzo. Le due consorterie, contrapposte, negli anni '80 e '90, in una sanguinosa faida che aveva provocato decine e decine di morti, erano quindi tornate a scontrarsi per la suddivisione dei profitti illeciti. Nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi, viene richiamata integralmente quella eseguita nel giugno scorso con l'arresto di una cinquantina di affiliati ai due schieramenti.

ANSA

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