Roma. Via le vecchie sanzioni per chi trasporta rifiuti industriali senza rispettare gli obblighi di legge, senza però che siano entrate in vigore le nuove; con il risultato paradossale che per cinque mesi si potrebbero trasportare sul territorio italiano rifiuti «senza alcun obbligo e controllo». «Il massimo della pacchia per l'ecomafia e il massimo della vergogna per lo Stato», denuncia Gianfranco Amendola, capo della procura di Civitavecchia, che chiede un intervento «urgente» del legislatore per rimediare a questa situazione. Il «pasticcio» nasce dal rinvio al primo giugno del 2011 della piena operatività del Sistri, il sistema di controllo per monitorare tutti i traffici di rifiuti industriali, che era inserito in un decreto entrato invece in vigore il 25 dicembre scorso. E il risultato è che attualmente non sono più previste le vecchie sanzioni in materia di trasporto dei rifiuti, mentre le nuove, legate agli obblighi appena introdotti -spiega il procuratore- «non sono ancora applicabili».
ANSA
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