di Giuseppe Di Fini - 28 gennaio 2011Nel momento in cui ricevo la notizia della condanna di Totò Cuffaro, mi trovo in viaggio.
E' stata confermata la condanna a sette anni di reclusione, a carico dell'ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro, per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e violazione del segreto istruttorio nell'ambito del processo ''Talpe alla Dda''.
Dopo aver ordinato un vassoio di cannoli, decido di accendere il pc per leggere i dettagli.
Vengo così a conoscenza della solidarietà espressa all'ex Senatore e del dispiacere provato da molti esponenti della politica italiana ("p",non "P").
Nel paese del bunga-bunga, dove il presidente del Consiglio ("p", non "P"), nonostante la nostra Costituzione tuteli l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, non si presenta dai magistrati, accade di tutto.
Così,in Italia, nel 2011, un condannato per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra diventa un personaggio esemplare.
Devo dire di aver mangiato i cannoli con profonda amarezza.
Adesso, in attesa della conclusione del processo a carico di Marcello Dell'Utri, non restano che due alternative:
1) votare alle prossime elezioni Cetto La Qualunque;
2) rimboccarsi le maniche per mutare realmente il volto della nostra terra.
Cari Italiani, sta a noi scegliere.
Tratto da: giuseppedifini.com
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