di Aaron Pettinari - 16 gennaio 2011Quasi un anno dopo il suo arresto (marzo 2010) ha preso il via il processo all'architetto Giuseppe Liga, accusato di essere stato l'erede dei boss Lo Piccolo come capomafia del mandamento di San Lorenzo – Tommaso Natale.
Secondo quanto riportato questa mattina dall'edizione di Palermo del quotidiano La Repubblica, i pm Francesco Del Bene e Annamaria Picozzi hanno depositato al processo un floppy disk contenente i messaggi tra il professionista ed i due boss quando ancora erano latitanti. I finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria hanno recuperato i “pizzini” dentro due “file temporanei” che risultano creati il 26 giugno 2000 e il 5 novembre 2004.
Entrambe le missive sono firmate con una sigla “Pl”, che secondo gli investigatori starebbe proprio per Pippo Liga.
L'architetto, indicato dai collaboratori di giustizia come il gestore economico degli affari dei Lo Piccolo forniva ampi resoconti: “Ho incontrato lo zio Tanino, così come avevi chiesto, dovevamo rivederci ma purtroppo non è potuto venire. Punto 2. I lavori dello Zen hanno avuto un ritardo per una denuncia alla Procura, per fortuna tutto è superato, è stata una coop del signor Lupo, i lavori inizieranno ad agosto, mandami la persona per gli scavi”. E alle volte chiedeva anche pareri: “Aspetto tua autorizzazione, parlane a papà”.
Nei messaggi si fa anche riferimento a un imprenditore di Partanna, soprannominato "Geppetto" il cui nome è inserito anche nel libro mastro del racket trovato nel covo dei Lo Piccolo.
Nel biglietto scritto nel 2004 Liga scriveva: “Ho cercato Giov. Bon. il quale mi aveva fatto sapere quando e come vederci ma non si è fatto più vivo. Sappiti regolare”. Bonanno è il capomafia di Resuttana che due anni dopo fu ucciso su ordine dei Lo Piccolo perché dichiarato "inadeguato" ed è un'ulteriore prova dei movimenti effettuati dal professionista di Tommaso Natale non solo nella gestione degli investimenti ma anche nel contattare gli altri capimafia.
Intanto i pm Del Bene, Paci,Picozzi e Viola proseguono la caccia al tesoro dei Lo Piccolo di cui Liga è accusato essere stato il custode.
Lo scorso Luglio è stata già effettuata una prima rogatoria internazionale in una banca svizzera dopo che in casa del professionista era stata trovata l'annotazione “Credit Suisse” accompagnata da alcune cifre.
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