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sabato 26 febbraio 2011

Ass. Georgofili: ''No rito abbreviato a Salvatore Messina Denaro''



25 febbraio 2011
Ecco che quel “rito abbreviato” che già nel 2001 si mise per traverso al nostro diritto di giustizia, quando attraverso una escamotage che ancora oggi non perdoniamo a nessuno, si tentò di abolire l’ergastolo a Riina condannato per strage, ebbene quel rito abbreviato ancora una volta viene invocato dal fratello del sanguinario Matteo Messina Denaro ancora oggi lasciato latitante.
Salvatore Messina Denaro in forte odore di mafia, e che forse davvero cura la latitanza del fratello macellaio a Firenze la notte del 27 Maggio 1993, chiede il rito abbreviato per salvare il salvabile, forse proprio per poter continuare ad aiutare la latitanza del fratello condannato in Cassazione  per strage eversiva e terroristica.
Non vogliamo fare il processo alle intenzioni, ma certi favori alla mafia ormai ci fanno venire il voltastomaco e invochiamo giustizia ancora una volta.
Non si può continuare a strombazzare che si vuole combattere il terrorismo internazionale e nel contempo mettere in atto leggi che favoriscono il terrorismo nostrano.


Siamo alla deriva da parte della criminalità organizzata, in tantissimi chiedono di ottenere l’applicazione del rito abbreviato per delitti odiosi come quelli di mafia, ma è la norma vigente e bisogna applicarla, anche se sembra di essere tornati nel 1993, ai tempi delle scadenze dei decreti inerenti il 41  bis.
Quella che pare in atto è una “trattativa” a suon di rito abbreviato, salvo poi fra  qualche tempo, metti 18 anni, negare ogni tipo di “trattativa” come avviene ultimante in aula a Firenze al processo per le stragi del1993, quando uomini di Stato vengono messi davanti alle loro responsabilità di allora.



Cordiali saluti

Giovanna Maggiani ChelliPresidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili



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