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martedì 8 febbraio 2011

Associazione antimafie Rita Atria


"Istruitevi, perchè avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.Agitatevi, perchè avremo bisogno

di tutto il vostro entusiasmo.Organizzatevi, perchè avremo bisogno di tutta la vostra forza".

(GRAMSCI)


Chi Siamo


Dal 1994 al 2008
L’Associazione Rita Atria nasce a Milazzo – Messina - nell’inverno del 1994 dall’iniziativa di due studentesse Nadia Furnari e Santina Latella. L’obiettivo è quello di raccogliere le immagine delle stragi del 92 custodite nella nostra mente e trasformale da dolore in azioni. La voglia di dare un senso a quella frase “Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe” era talmente forte che non abbiamo mai pensato a quello che avremmo dovuto affrontare. Così abbiamo proposto a Dario Russo amico di tante battaglie e al tempo assessore alla cultura un lavoro con le scuole... ma tutto è durato poco perché l’esperienza della giunta della primavera Milazzese sarebbe cessata due mesi dopo. Una bella convergenza di intenti ha fatto sì che la nostra proposta piacesse ad altri ragazzi e ragazze (Simona, Milena, Angela, Simone, Loredana, Giovanni, Dario, Salvo… i più fedeli), al distretto scolastico (sponsor per i progetti scolasti per quattro anni), alle scuole…, così nasce l’Associazione Antimafia Rita Atria di Milazzo.
Il primo appuntamento ufficiale nell’aprile del 1995 con tutte le scuole medie e rappresentanze delle superiori al Paladiana di Milazzo con Rita Borsellino e Nonno Nino (Nino Caponnetto).
Non abbiamo mai sentito il bisogno di andare da un notaio per la costituzione formale perché la Costituzione italiana ci permetteva di esistere e soprattutto non avremmo mai chiesto finanziamenti a nessuno se non piccoli contributi da chi ci stava accanto…
Quindi ogni iniziativa è stata finanziata dai ragazzi delle scuole, dalla generosità a volte degli stessi relatori amici che si sono accontentati di mangiare e dormire in case private….
Per finanziarci abbiamo prodotto i libri bianchi e le videocassette dei progetti sulla legalità. Insomma, piccoli imprenditori della libertà.
Nessuno quindi ha mai potuto comprare il nostro silenzio e la nostra “rettitudine”.
I nostri unici punti di riferimento: Sandro Marcucci, Mario Ciancarella, Nino Caponnetto,Rita Borsellino, Luigi Ciotti, Piera Aiello, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Peppino Impastato e ovviamente la grande Rita Atria. Un grazie particolare va a Franca Imbergamo, Vittorio Teresi, Felice Lima, Michela Buscemi, Pina Grassi, Silvia Bonardi, al Capitano Piermarini, Emilio Midrio Bonsignore, Emanuele Giuliano, Padre Gregorio Battaglia, e a teanti altri che ci sono stati accanto senza riserve.
Inoltre, questa Associazione ha un grande privilegio: quello di avere tra i suoi aderenti una “certa” Piera Aiello e un “certo” Mario Ciancarella. Entrambi Testimoni.
…ma questa è un’altra storia che merita di essere raccontata in pagine bianche con tanti spazi tra le righe per far arrivare l’inenarrabile.

Dal 25 luglio 2008
Dopo 14 anni di attività, informale ma significativa e costante sul territorio nell’impegno contro tutte le mafie è stata formalizzata oggi, 25 luglio 2008, presso l’Agenzia delle entrate di Milazzo la costituzione dell’Associazione Antimafie “Rita Atria”. La circostanza più significativa di questa formalizzazione è stata l’attribuzione della Presidenza che i soci fondatori hanno affidato a Piera Aiello, cognata di Rita Atria e come lei Testimone di Giustizia, sottoposta da 17 anni ad un regime di protezione che essa stessa ha spesso criticato e contestato per le modalità ed i criteri della protezione e per la cultura specifica sulla natura dei Testimoni di Giustiza, che spesso lo Stato non sa diversificare dai collaboratori di giustizia (cosiddetti pentiti). Anche in questa circostanza della formalizzazione della sua costituzione l’Associazione e la sua Presidente stigmatizzano la scarsa sensibilità degli uffici diretti dall’on. Mantovano che avevano opposto diniego alla sua richiesta di rilasciarle il documento in loro possesso attestante la sua identità originaria. La legalità democratica ha però avuto la meglio anche sulle resistenze degli apparati e dunque già dai prossimi appuntamenti l’Associazione nel promuovere le sue iniziative di cultura contro tutte le mafie potrà vantare la Presidenza di una Testimone di Giustizia coerente, decisa e coraggiosa e soprattutto consapevole che ci sono sempre e comunque prezzi umani da pagare per un impegno vero per la verità e la giustizia contro tutte le mafie. Infine non si può non notare un altro nome importante tra i soci fondatori: Vita Maria Atria, figlia di Piera Aiello e nipote di Rita. La presenza di Vita ci conforta perché è la dimostrazione che il sacrificio di Rita ha trovato nella morte semi di vita. Grazie Vita Maria, grazie per i sacrifici che hai dovuto sopportare, grazie per aver resistito ad uno Stato che si era dimenticato di te. ...che dire .... dal “prendere un tè insieme” a “Presiden-te” e fondatrici dell’Associazione che fa memoria di Rita e del suo sacrificio. Auguri e grazie Piera e Vita Maria e buona strada assieme.

Scopi precipui dell'Associazione sono:
• promuovere la diffusione della cultura della legalità, e di una coscienza antimafiosa e antifascista;
• sensibilizzare a queste tematiche tutti i cittadini;
• promuovere attività e manifestazioni riguardanti queste tematiche
• funzione di osservatorio politico-sociale sul territorio.
Articolo 5 Gli appartenenti all'Associazione si distinguono in Soci Fondatori, Soci Sostenitori, Soci Ordinari e Soci Onorari. Tutti i soci devono aver compiuto la maggiore età e non devono avere carichi penali pendenti.
Sono esclusi soci con ideoligie ispirate al fascismo.


Alcune tra le battaglie più importanti

Nel 1996 l’Associazione si intesta la lotta per la riapertura del caso sull’omicidio di Graziella Campagna avvenuto a Villafranca il 12 dicembre del 1985. Scrive, insieme al Comitato per la Pace ed il Disarmo Unilaterale di Messina il Libro: Graziella Campagna a 17 anni vittima di mafia…
Nel 1997 presenta un dossier sulle violazioni dei diritti umani dei Testimoni al sottosegretario Sinisi. Lo scontro è duro soprattutto per la rivendicazione dei documenti di Piera Aiello rimasta un’ombra per ben 6 anni (cioè una donna senza diritti).
Nella primavera del 1997 i ragazzi dell’Associazione aiutano Piera a prendere il diploma di maturità Magistrale organizzando vere e proprie staffette didattiche sia a domicilio (con i permessi ministeriali) che telefoniche.
Il 26 luglio del 1997 organizza a Partanna il funerale che Rita Atria non ha mai avuto. Questa volta c’erano tutti: Don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Nino Caponnetto, Giancarlo Caselli, Alessandra Camassa, Mario Blunda … persino Giovanna Cannova, la madre di Rita.
Nasce la sezione partannese con Michele Tammuzza.
Nell’anno scolastico 1997/1998 segue un progetto alla legalità nella scuola media di Partanna. Ben 40 ragazzi scrivono a Piera Aiello per dimostrare che quel pezzo di Partanna stava con lei…. Negli anni successivi la scuola non rinnova la collaborazione.
Per l’anniversario di Rita Atria del 1998 oltre alla Messa organizza a Partanna un convegno sull’importanza della testimonianza mettendo in evidenza che uno Stato che manda in esilio i Testimoni è uno Stato perdente. In quell’occasione attraverso un collegamento telefonico i cittadini di Partanna plaudono a Piera Aiello

Gli anni successivi l’Associazione allarga il suo raggio d’azione e, oltre a seguire le evoluzioni del processo Campagna e dei diritti dei Testimoni di Giustizia, entra nel comitato Sandro Marcucci di Pisa…. Ma questa è un’altra storia…

Le attività degli ultimi anni sono parzialmente documentate sul sito.

Nadia Furnari e Piera Aiello
Link al sito:

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