10 febbraio 2011
Bruxelles. «La scarsa resistenza in Italia» contro la mafia «si registra perchè da noi c'è il malvezzo di delegittimare la giustizia parlando a vanvera del partito dei giudici». Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino, ha chiuso con una nota dichiaratamente 'polemica' il suo intervento al convegno sulla lotta alla mafia organizzato dal gruppo S&D (Socialisti e Democratici) al Parlamento europeo a Bruxelles. «Non aiuta la lotta alla mafia - ha insistito Caselli - la delegittimazione di chi è portatore di legalità - ha insistito Caselli - da parte di chi considera molte volte le regole un optional». Parlando della situazione in Italia, il magistrato ha sottolineato che «il nostro Paese ha tanta mafia, ma è anche il Paese dell'antimafia». La criminalità organizzata, però, secondo Caselli «appare vincente perchè è scarsa la resistenza politica e amministrativa». «È attraverso l'impegno di alcuni - ha detto Caselli - ed il martirio di altri, che l'idea del partito dei giudici in Italia prende forma. Nasce, questa idea, dalla sorpresa che, in un'Italia spesso con poco senso dello Stato, esistano funzionari disposti a morire per questa patria e questo Stato. Così, ad ogni funerale, prende corpo l'idea che i magistrati siano rivoluzionari in quanto portatori di legalità».
ANSA
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