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lunedì 28 febbraio 2011

Don Ciotti: ''45% beni confiscati inutilizzabile perche' ipotecato da banche''



28 febbraio 2011
Roma.
«Il 45% dei beni sequestrati e poi confiscati alle mafie è inutilizzabile, perchè risulta sotto ipoteca bancaria».
    
È questa «una delle ombre maggiori» che riguarda la gestione dei patrimoni mafiosi, secondo don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione 'Libera' che assieme all'Arci, ad Avviso Pubblico e ai sindacati Cgil, Cisl e Uil ha promosso e organizzato la 16esima edizione della 'Carovana Antimafie' che partirà domani da Roma per arrivare il 4 giugno a Corleone. «A 15 anni dalla legge sulla confisca dei beni sequestrati alla criminalità organizzata - afferma don Ciotti nella conferenza di presentazione dell'iniziativa, nella sede della Fnsi - condividiamo i provvedimenti presi negli ultimi tempi e sosteniamo l'azione dell'Agenzia per la loro gestione. Ma quella dell'ipoteca bancaria è un ombra seria, accanto alle luci positive della legge». Sempre nella sede della Federazione della stampa, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso assicura che «cominciamo anche su questo fronte a registrare i primi risultati concreti, sia ottenendo di sbloccare le ipoteche bancarie, sia smascherando alcune operazioni, penso ad esempio alle garanzie accettate sui 'prestanome', compiute in malafede dalle banche».

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Don Ciotti: ''Primo testo contro Cosa Nostra è costituzione''

28 febbraio 2011
Roma.
«Il primo testo antimafia è la nostra Costituzione». Il presidente dell'associazione 'Libera' don Luigi Ciotti lo sottolinea presentando nella sede della Fnsi la 16esima edizione della 'Carovana Antimafie', organizzata con Arci, Avviso Pubblico, Cgil, Cisl e Uil, che partirà domani da Roma per concludersi il 4 giugno a Corleone. «Purtroppo - osserva don Ciotti - la celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia segna anche i 150 anni della presenza mafiosa nel nostro Paese». Avverte il presidente di 'Libera': «La mafia si combatte con la cultura e con il lavoro. Il bagaglio della nostra 'Carovana' è composto da responsabilità personale e da corresponsabilità civile, da cura della memoria, dignità del lavoro, ruolo dell'informazione, coraggio della denuncia, percorso educativo. Bisogna soprattutto - esorta don Ciotti - rompere certi silenzi con la forza delle nostre proposte e delle nostre azioni». Un'iniziativa di 'Libera', in tal senso, è la raccolta di un milione e mezzo di firme «per chiedere che l'Italia finalmente applichi la Convenzione di Strasbrugo contro la corruzione. Può sembrare strano, forse - osserva don Ciotti - ma finora non l'ha fatto. Bisogna capire che le buone leggi sono quelle per i diritti di tutti, le cattive leggi sono quelle per gli nteressi di pochi. E che solo le buone leggi sono figlie della nostra Costituzione».

Adnkronos

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