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mercoledì 9 febbraio 2011

Osservatorio milanese sulla criminalità organizzata al Nord


L’Associazione Saveria Antiochia OMICRON Onlus (SAO) è nata nel 2006 a Milano da un’alleanza fra Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, e OMICRON (Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord) e ha sede in uno spazio messo a disposizione dalla Provincia di Milano dove è possibile fare riunioni e anche incontri pubblici. Le tematiche di cui si occupa sono MAFIA E ANTIMAFIA, DIRITTI UMANI E CIVILI, EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITA’.
Organigramma dal 2009 al 2011: Presidente l’avvocato Giuseppe Santagati, vicepresidente il dottor Giuseppe Muti, altri membri del Consiglio Direttivo sono il dott. Gianni Barbacetto (Direttore di Omicron), il prof. Vincenzo Viola e il dott. Luigi Lusenti. Direttrice dell’associazione e del Centro Studi è la professoressa Jole Garuti.
Omicron ha quindi ripreso attivamente le attività di monitoraggio e studio sui fenomeni di criminalità organizzata nelle regioni del Nord, oltre che di ricerca, formazione, educazione alla legalità.

SEDE

La sede è presso l’Istituto Marignoni, via Melzi d’Eril 9, Milano 20154 telfax 02 3656.3480 e 338 6099.559. Mezzi pubblici – MM1 e MM2 Cadorna, MM2 Moscova, tram 1, 29, 30, autobus 18, 43, 57. Vi si sta costituendo una biblioteca specializzata sulla mafia e sull’antimafia con testi sui Diritti umani e civili, sui diritti dei bambini, delle donne, degli esseri umani tutti, esperienze di educazione alla Cittadinanza e alla Legalità Democratica, oltre a sentenze giudiziarie. SAO organizza seminari e convegni, progetti di Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità per le scuole di ogni ordine e grado, ricerche bibliografiche e ricerche-azione, presentazioni di libri.

SAVERIA ANTIOCHIA

Saveria Antiochia è la mamma di Roberto Antiochia, il poliziotto ucciso dalla mafia a Palermo nel 1985 mentre faceva volontariamente da scorta – aveva interrotto per questo le ferie – al Commissario Ninni Cassarà. Aveva 23 anni ed era pieno di ideali luminosi.
L’Italia conobbe allora Saveria, leggendo una sua lettera aperta al ministro dell’Interno Oscar Luigi Scalfaro, che il quotidiano la Repubblica pubblicò in prima pagina sotto il titolo “Li avete abbandonati”. Saveria vi denunciava le condizioni di vita e di lavoro dei poliziotti di Palermo, privi di automobili, di binocoli, di computer, realtà che aveva constatato con i propri occhi.
Come risposta al suo grido, alcuni dissero che la sua lettera era troppo ben scritta per essere di una madre di poliziotto. Saveria, colta e sensibile, amante dell’arte e pittrice, dopo la morte del figlio dovette incassare anche questo. Intraprese allora una lunga battaglia per la verità su quel delitto. Denunciò le complicità tra mafia e istituzioni. E decise di far vivere Roberto nelle sue parole, nella sua testimonianza.
Girò instancabilmente le scuole, le parrocchie, le biblioteche, i circoli di tutta Italia. Parlava sempre dolcemente, anche quando diceva cose dure e terribili. Ti guardava negli occhi e ragionava, spiegava. Senza mai una parola retorica. Aveva la pazienza di chi ha subito il più tremendo degli affronti ma non è stata piegata e ha ancora fiducia che le nostre parole disarmate possano rivendicare il diritto dei cittadini a vivere in un paese libero dalla corruzione e dalle mafie.
Quando nel dicembre 1985 Nando Dalla Chiesa fondò a Milano il Circolo Società Civile, Saveria venne a spiegare, a ragionare di legalità e illegalità. Fu l’unico non milanese tra i soci fondatori; per lei il Circolo fece un’eccezione alle regole del suo statuto. Dieci anni dopo aiutò a nascere Libera, la rete di associazioni contro le mafie. Prima aveva dato il suo contributo al Coordinamento antimafia e alla “primavera” di Palermo, dove fu eletta come indipendente nel consiglio comunale. Ai processi contro gli assassini del figlio fu sempre presente, anche a costo di viaggi faticosi e costosi. Quando testimoniò, guardando negli occhi esecutori e mandanti della strage, le sue parole furono secche, decise. Uno degli ergastoli che pesano sulle spalle di Totò Riina gli è stato inflitto anche per quella strage.
Quando si è ammalata, diceva: “Roberto è sempre con me. Ci parliamo, facciamo le cose insieme. E’ per questo che sono riuscita a fare tutto quello che ho fatto, a parlare in pubblico, a lavorare. Una parte di me, anche oggi, continua a disperarsi come allora. Un’altra parte, invece, vive, fa, lavora, è molto lucida”. Saveria si è spenta a Roma a 79 anni, il 12 marzo 2001. Le è stata dedicata la sede nazionale di Libera a Roma.
Per saperne di più su Saveria Antiochia
  • AAVV, Nonostante donna, Storie civili al femminile, EGA 1996
  • Nando Dalla Chiesa, Le ribelli, Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore, Melampo 2007

OMICRON

L’Osservatorio milanese sulla criminalità organizzata al Nord “Omicron – Onlus” è un’associazione che si occupa di ricerca e formazione con riguardo alle diverse fenomenologie criminali organizzate e attenzione particolare ai fatti e alle tendenze dell’Italia settentrionale.

Omicron nasce nel gennaio del 1997 come newsletter di analisi e informazione destinata a un pubblico di addetti ai lavori: magistrati, politici, intellettuali, giornalisti ed esponenti delle forze dell’ordine. Grazie allo spazio dedicato alle associazioni, ai movimenti e alle scuole, Omicron diventa strumento di contatto e aggiornamento fra le Istituzioni e la società civilesi. Le inchieste rigorose e le ipotesi interpretative, fondate tanto sull’elaborazione di dati statistici quanto sull’osservazione territoriale, si rivelano puntuali e, qualche volta, anticipatorie. Come l’attenzione dedicata dall’osservatorio, fin dal secondo numero, ai gruppi criminali di matrice transnazionale.Omicron si avvale della collaborazione stabile e volontaria di persone che in anni di studio e lavoro hanno acquisito competenze specifiche, maturate nel mondo accademico, dei mass media e delle professioni. La redazione è aperta e composta da giovani ricercatori, da laureandi e neo laureati, ma anche da qualche penna di esperienza. Le attività di Omicron attengono principalmente alla formazione, che comprende i corsi di formazione dedicati agli studenti e quelli di aggiornamento per operatori professionali. All’analisi e alla ricerca sui temi di interesse specifico, e alla loro diffusione. All’organizzazione di momenti di informazione, incontro, seminari e convegni.
Il comitato scientifico composto da personalità di riconosciuto prestigio istituzionale e culturale si affianca, nel 1999, alla redazione. Nel 2000 Omicron segue i lavori Convenzione Onu contro la criminalità transnazionale e partecipa ad una rete di collaborazione europea e internazionale. Nel 2001 l’Osservatorio si costituisce in associazione e viene riconosciuto come Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus).
La ricerca internazionale, svolta nell’ambito del Programma Falcone della Commissione Europea, “L’influenza della criminalità straniera sulla struttura degli interessi e dei comportamenti criminali nelle grandi aree metropolitane dell’Europa mediterranea: Milano, Parigi e Barcellona -” evidenzia una moderna vocazione “globale e locale” dell’Osservatorio.
Omicron è considerato una fonte autorevole nell’analisi dei fenomeni criminali e collabora con alcune prestigiose Università italiane e straniere; svolge attività di informazione e analisi territoriale nell’Italia del Nord e partecipa a una rete internazionale di eccellenza che si estende dalla Francia alla Spagna al Belgio alla Svizzera agli Stati Uniti al Brasile.

COMITATO SCIENTIFICO

Vittorio Borraccetti, Procuratore capo della Repubblica, Venezia
Anna Canepa , Sostituto Procuratore della Repubblica, Genova
Giancarlo Caselli, Procuratore generale della Repubblica di Torino. Già Procuratore capo della Repubblica di Palermo e direttore di Eurojust.
Adolfo Ceretti
, Docente di Criminologia all’Università di Milano Bicocca. Coordinatore dell’Ufficio per la mediazione penale di Milano.
Nando Dalla Chiesa
, Saggista, docente di Sociologia economica all’Università Milano.
Gabrio Forti, Docente di Criminologia all’Università Cattolica di Milano.
Vittorio Grevi, Docente di Diritto dell’esecuzione penale all’Università degli Studi di Pavia.
Alison Jamieson, Giornalista, ricercatrice
Alberto Nobili, Procuratore aggiunto della Repubblica, Milano
Marcelle Padovani, Giornalista, presidente dell’Associazione della stampa estera in Italia.
Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale di Milano.
Virginio Rognoni , Vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Già ministro dell’Interno.
Maurizio Romanelli, Sostituto Procuratore della Repubblica, Milano.
Adriano Sansa , Magistrato della Corte d’appello di Genova. Già sindaco di Genova.
Bartolomeo Sorge, Direttore responsabile di Aggiornamenti sociali.

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