14 marzo 2011
Palermo. La criminalità organizzata in Italia costa 37 miliardi di euro l'anno, un fatturato pari al Prodotto interno lordo del Lussemburgo, ed è nel Mezzogiorno che i costi economici imposti sulla collettività sono più elevati. È dedicata alla sempre più profonda penetrazione di Cosa nostra nell'economia legale il nuovo numero di 'ASud'Europa', settimanale del Centro Pio La Torre (www.piolatorre.it). Tra i servizi di approfondimento, un dossier di Bankitalia e una ricerca della Fondazione Res sul livello di infiltrazione dei clan nell'economia sana. Anche la Direzione nazionale antimafia lancia l'allarme sulle risorse illimitate della 'ndrangheta che ha «colonizzato la Lombardia» e gli interessi lucrosi sui rifiuti da parte della camorra. E nei lavori di ricostruzione dopo il terremoto d'Abruzzo le diverse organizzazioni criminali non solo si sono spartiti i singoli affari, ma in alcuni casi, «attraverso un gioco ad incastro, compaiono cointeressate allo stesso lavoro». L'interesse della mafia nel settore dei cantieri e dei lavori pubblici è anche al centro di una ricerca promossa dal Centro Pio La Torre, «La mafia in cantiere», che viene anticipata sul numero di oggi.
Adnkronos
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