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venerdì 4 marzo 2011

Mafia: Grasso, denunce vittime pizzo deterrente contro estorsioni



4 marzo 2011
Palermo.
«Dalle ultime indagini emerge che la denuncia delle vittime del pizzo costituisce un deterrente contro le estorsioni della mafia.
      
Perchè non approfittarne?».
Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso intervenendo oggi a Palermo alla presentazione dei primi dati dopo il protocollo d'intesa siglato a settembre tra Confcommercio Palermo e il comitato di addiopizzo contro il racket. Sono già 150 i soci di Confcommercio che hanno aderito all'iniziativa denominata 'Consumo critico contro il pizzo'. «Questo è il momento per approfittare di questa situazione -ha detto ancora il procuratore Grasso- è importante sfruttare queste occasioni per diffondere sempre di più la consapevolezza che oggi denunciare paga».
E cita qualche esempio di intercettazioni ambientali dove 'picciottì di cosa nostra, parlando tra loro, dicono quali sono i negozi da evitare «perchè -spiega Grasso- in quegli esercizi commerciali aderiscono ad addiopizzo, quindi il rischio di denunce e di condanne molto gravi è forte. Credo in questa iniziativa e sono convinto che più aumenterà il numero di adesioni, maggiore sarà la possibilità di isolare chi ancora continua a pagare. Dobbiamo sentire ai commercianti che non sono soli». Soddisfatta Rosanna Montalto, responsabile dello sportello legalità della Camera di commercio di Palermo, che sottolinea: «Dall'inizio di questa iniziativa non abbiamo incontrato ostacoli con le imprese, le uniche difficoltà riguardano le periferie ma anche qui ci impegneremo». Presente all'incontro anche Ugo Forello, di addiopizzo, che parla di un «fronte unito fatto di fatti e non di parole». Per Roberto Helg, presidente di Confcommercio l'obiettivo primario «è quello di fare aderire tutti i nostri soci, speriamo di riuscirci ma siamo certamente sulla buona strada».

Adnkronos 

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