Contattaci

Se desideri partecipare alla realizzazione del blog mandaci il tuo articolo al nostro indirizzo mail: blogghiamolamafia@live.it .

mercoledì 16 marzo 2011

Nuova indagine su Santi Zappala'



Avrebbe cercato di condizionare il gip di Reggio sulla sua richiesta di scarcerazione
di AMDuemila – 16 marzo 2011
Era stato arrestato il 21 dicembre scorso dai carabinieri l'ex consigliere regionale della Calabria Santi Zappalà. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale, avrebbe tentato di condizionare il gip di Reggio Calabria al fine di fargli accogliere l'istanza di scarcerazione, che invece fu rigettata. È questo ciò che emerge da un'informativa del Ros presentata alla Dda di Reggio Calabria.

Nella vicenda, di cui scrivono alcuni giornali, sono coinvolti familiari di Zappalà e, in particolare, un cugino, Agatino Antonio Guglielmo.
Quest'ultimo, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbe tentato di sfruttare le sue conoscenze all'interno del palazzo di giustizia per fare ottenere la scarcerazione a Santi Zappalà. Da quanto risulta, tra l'altro, Guglielmo, malgrado l'indagine che è in corso, sarebbe tuttora in servizio alla Corte d'appello di Reggio Calabria. Sulla vicenda, intanto, è intervenuto oggi il presidente facente funzioni della Corte d'appello di Reggio Calabria, Bruno Finocchiaro, che ha preso posizione in sostituzione del presidente titolare Luigi Gueli, assente in questo periodo per malattia. Finocchiaro, in una dichiarazione, ha affermato che «nessun presidente, consigliere o magistrato in servizio negli uffici giudiziari del Distretto di Reggio Calabria risulta in qualche modo coinvolto nei fatti in esame. E questo sulla base degli atti in nostro possesso e all'esito delle immediate indagini disposte in proposito».
L'ex consigliere regionale aveva già ottenuto dal Tribunale del riesame un'attenuazione della sua posizione con la caduta del reato di concorso esterno in associazione mafiosa ed il mantenimento soltanto di quella di corruzione elettorale.
Il tentativo di condizionamento del gip sarebbe emerso anche dai colloqui che Zappalà ha avuto nel carcere di Nuoro con il fratello ed altri familiari che lo avevano rassicurato sul buon esito del tentativo di fare ottenere dal gip l'accoglimento della richiesta di scarcerazione. Nell'informativa si fa anche riferimento alla figura di un non ancora identificato «presidente» che si sarebbe attivato a sua volta per fare ottenere a Zappalà la scarcerazione. Ed ora è proprio su questa figura, la cui identità è ancora incerta, che la Dda sta indagando.

Nessun commento:

Posta un commento