9 marzo 2011
Reggio Calabria. «Indubbiamente la 'ndrangheta è cresciuta moltissimo, si tratta di un'organizzazione potente e capillarmente estesa sul territorio.
Proprio per queste sue peculiarità è difficile combatterla». È quanto ha detto il procuratore generale di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro, commentando all'ADNKRONOS la relazione annuale della Direzione nazionale antimafia che assegna alla 'ndrangheta un ruolo di primo piano tra tutte le organizzazioni criminali. Un anno fa Di Landro è stato destinatario della bomba fatta esplodere sotto la procura generale, qualche mese più tardi ignoti hanno allentato i bulloni della sua auto e alla fine di agosto un altro ordigno è esploso sotto la sua abitazione. Il procuratore generale da allora ha sempre sostenuto che, nonostante la personalizzazione dello scontro, avrebbe continuato a svolgere con intransigenza tutte le funzioni assegnate al suo ufficio. «L'impegno della magistratura è pieno e totale -conferma- anche se parliamo di un fenomeno che presenta caratteri endemici sul territorio. Noi siamo sereni e fortificati dai risultati della Procura ordinaria, dalla Dda e supportata anche dal lavoro della Procura generale».
Adnkronos
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