Contattaci

Se desideri partecipare alla realizzazione del blog mandaci il tuo articolo al nostro indirizzo mail: blogghiamolamafia@live.it .

sabato 4 dicembre 2010

Antonio Ingroia, Ciancimino Jr. va valutato caso per caso




Palermo. «Massimo Ciancimino è un personaggio sui generis, si sa. La valutazione delle sue dichiarazioni va fatta caso per caso: sono attendibili e apprezzabili quando sono riscontrate e, in alcuni casi, sono state riscontrate». Così il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, è intervenuto sulle ultime vicende che vedono protagonista il figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo che tirando in ballo nell' indagine sulla trattativa tra Stato e mafia l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, rischia ora un'incriminazione per calunnia. Dopo aver riferito a un investigatore che De Gennaro era vicino al signor Franco, lo 007 che avrebbe avallato il patto tra le istituzioni e Cosa nostra, Ciancimino ha fatto marcia indietro specificando di aver solo riportato che il padre gli aveva detto che l'investigatore era vicino all' agente. Una rivelazione clamorosa cui i pm non hanno creduto e a cui De Gennaro ha replicato con l'annuncio d' una querela. «Ci sono cose che Ciancimino ha visto e saputo direttamente, in prima persona - ha aggiunto Ingroia - e altre che ha appreso indirettamente: anche di questo bisogna tener conto». Alla domanda se un'eventuale valutazione di inattendibilità del testimone potrebbe pregiudicare il processo al generale Mario Mori, indicato da Ciancimino come protagonista della trattativa e accusato di favoreggiamento, Ingroia ha risposto: «L' iscrizione per calunnia può essere un atto dovuto quando, ad esempio, c'è una querela. Certo se si dovesse andare avanti con le accuse e procedere ci potrebbero essere conseguenze sul processo».

ANSA


Nessun commento:

Posta un commento