Contattaci

Se desideri partecipare alla realizzazione del blog mandaci il tuo articolo al nostro indirizzo mail: blogghiamolamafia@live.it .

mercoledì 8 dicembre 2010

Colloquio con Iovine, l'ira di Grasso

di Dario Del Porto - 8 dicembre 2010
"Il padrino non sta collaborando, notizie diffuse con cinismo criminale"


Carcere di Badu ‘e Carros, provincia di Nuoro. In una sala blindata dell´istituto, si incontrano Antonio Iovine, il "Ninno" di Gomorra, catturato il 17 novembre dopo 15 anni di latitanza e Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia. Il "colloquio investigativo" dura poco meno due ore. Ma la notizia, per sua natura riservatissima, filtra rapidamente e viene riportata dal quotidiano "La Nuova Sardegna» scatenando l´ira di Grasso che esclude «nella maniera più assoluta» un ipotetico "pentimento" del padrino. «Se la diffusione della notizia, inesistente e non fondata, di un avvio della collaborazione con la giustizia del boss dei Casalesi Antonio Iovine voleva essere strumentale per l´allontanamento del detenuto dal carcere nuorese di Badu ‘e Carros, si sappia che Iovine non muterà la sua collocazione carceraria e resterà al regime del 41 bis», aggiunge Grasso riferendosi alle polemiche contro il trasferimento in Sardegna del padrino.
«Il colloquio investigativo - spiega - rientra fra le attività istituzionali che il procuratore nazionale antimafia è solito svolgere ogni qual volta, per il particolare spessore del detenuto, si reputi necessario fare opera di informazione sui diritti, doveri e benefici che comporta la legge sui collaboratori di giustizia. Il colloquio con Iovine è stato più volte interrotto per la partecipazione del detenuto a un dibattimento in video conferenza ed è durato meno di due ore, non sei come enfaticamente riportato dai media». Quindi Grasso attacca gli «ignoti, che si spera di identificare, che hanno tradito il giuramento di fedeltà prestato allo Stato, quali pubblici ufficiali, violando il segreto cui erano tenuti» e li accusa di aver agito «con cinismo criminale attraverso la diffusione mediatica che lascia intravedere scenari di collaborazione in realtà inesistenti» senza preoccuparsi di esporre vite umane a pericolose ritorsioni.

Tratto da:
La Repubblica

Nessun commento:

Posta un commento