È un fatto che lo «inquieta», quello sul quale si sofferma Beppe Pisanu nella sua sintesi sulla «due giorni» della commissione antimafia in Puglia: è l’accertata collusione con la criminalità organizzata da parte di sette dirigenti di altrettante società calcistiche pugliesi.
Il motivo della sua preoccupazione è essenzialmente uno: attraverso le società sportive - come dimostrano altre esperienze - si mira a conquistare quel consenso popolare che aiuta la criminalità a inquinare nella parte sana della società. E a questo punto l’equazione consenso popolare uguale avvicinamento alla politica appare un dato scontato. «La società pugliese - ha aggiunto Pisanu - ha un tenore culturale e civile che non è permeabile alla conquista mafiosa». Tuttavia, le varie audizioni (ieri è stato il «turno» dei magistrati della corte di appello di Lecce) hanno consentito di accertare episodi di infiltrazione di alcuni funzionari di amministrazioni comunali. «E regionali».
[n. p.]
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