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domenica 26 dicembre 2010

Maroni interviene sugli scontri "Brutta cosa i sassi alla questura"

Informativa alla Camera del ministro dell'Interno sulle manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini. "Rattrista vedere lanciare pietre, bottiglie e uova contro uno degli avamposti della lotta alla mafia"
"Brutta cosa l'assalto alla questura di Palermo, luogo simbolo della lotta alla mafia, sede della sezione Catturandi della mobile che ha arrestato numerosi boss". Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nell'informativa alla Camera sulle manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini del 14 dicembre e di ieri.

"Vedere lanciare pietre, bottiglie e uova contro uno degli avamposti della lotta alla criminalità organizzata - ha detto Maroni - mi ha profondamente rattristato, in una giornata in cui la protesta si è svolta in tutte le città senza incidenti". Il ministro ha ricordato che la questura di Palermo "ha arrestato i capimafia, da Riina a Provenzano, a Mimmo Racuglia".

Ieri, poco dopo i disordini davanti a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione, un gruppo di manifestanti si è spostato in piazza della Vittoria dove ha sede la questura. Gli studenti hanno lanciato sassi, uova e bottiglie di vetro. I numerosi agenti schierati nella piazza non hanno reagito.

Dopo che la notizia è stata diffusa, tutto il mondo politico ha criticato il comportamento della frangia più violenta dei manifestanti. La stessa cosa hanno fatto gli studenti che protestavano pacificamente.

"Abbiamo marciato, come sempre, in modo non violento per protestare contro questa riforma. Condanniamo ogni episodio di violenza verificatosi a Palermo", hanno dichiarano Gandolfo Albanese e Fausto Melluso di Unipa Block. "Questo clima di tensione  -  hanno aggiunto - non agevola la partecipazione e rischia di incrinare il rapporto di solidarietà che si è sviluppato con tutta la società".

(23 dicembre 2010)

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