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sabato 11 dicembre 2010

POL - Trattativa Stato-mafia, il 15 Scalfaro e Ciampi ascoltati dai pm

 
Trattativa Stato-mafia, il 15 Scalfaro e Ciampi ascoltati dai pm
Roma, 11 dic (Il Velino) - Carlo Azeglio Ciampi e Oscar Luigi Scalfaro saranno ascoltati dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta della trattativa su Stato e mafia. I due ex capi di Stato saranno sentiti a Roma, a Palazzo Giustiniani, mercoledì 15 dicembre dai pm della Procura di Palermo, Antonio Ingroia e Nino di Matteo e dal procuratore capo, Francesco Messineo. Nei giorni scorsi il Pdl aveva chiesto l’audizione di Ciampi e Scalfaro in commissione Antimafia dopo che l’ex ministro della Giustizia, Giovanni Conso, aveva dichiarato alla commissione guidata da Beppe Pisanu di non aver rinnovato nel 1993 il 41 bis per 140 detenuti per evitare altre stragi mafiose. Come la Procura di Palermo, anche quella di Caltanissetta, che indaga sulla strage di via D'Amelio, potrebbe essere interessata a sentire i presidenti emeriti della Repubblica. “Scalfaro e Ciampi diranno di non sapere nulla. Ma noi non accetteremmo questa versione dei fatti”, commenta il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri che poi critica “l’assurda posizione tesa a minimizzare” la vicenda sposata dai vertici dell’Anm. Domani a Roma il Pdl, annuncia Gasparri, “lancerà una campagna nazionale per la verità sulla resa alla mafia al tempo di Ciampi, Scalfaro, Conso e Mancino”. Sarà una campagna, assicura, che “non farà sconti a nessuno e ce ne sarà anche per Prodi e D'Alema".

Non è la prima volta che i magistrati palermitani mettono piede al Senato per inchieste sulle stragi mafiose. Nel 1997 fu ascoltato come persona informata sui fatti, l’allora presidente di Palazzo Madama, Nicola Mancino, ministro dell’Interno dal 1992 al 1994. Mancino che oggi, in una lettera al Corriere della Sera, ha voluto chiarire la propria posizione in merito al 41 bis, ricordando alcune testimonianze dell’epoca dalle quali emerge la sua posizione favorevole al carcere duro per i più pericolosi detenuti mafiosi. “Una – scrive l’ex presidente del Senato - è riportata dal Corriere della Sera del 6 giugno 1993 sotto il titolo: ‘Sul caso Amato scoppia la rissa’. Sottotitolo: ‘I radicali e la Maiolo contro il ministro Mancino: vuole carceri speciali per tutti’. Altro che attenuazione del 41 bis! La seconda testimonianza è riportata dal Giornale di Sicilia a proposito di una riunione con i prefetti e tutte le forze dell'Ordine della Sicilia orientale da me convocata a Catania in Prefettura l'11 ottobre 1993. Il titolo è: ‘Mancino: per i boss non cambia il regime speciale nelle carceri’”. Due prese di posizione, osserva Mancino, che dimostrano “quanta fermezza io abbia avuto nella lotta contro la malavita organizzata”.
 
(gat) 11 dic 2010 12:21

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