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domenica 12 dicembre 2010

Vendola: è serio l'allarme mafia sull'energia verde



«Il presidente Pisanu va ringraziato perché pone un problema che chi si occupa di antimafia conosce bene. Ovunque si produce ricchezza, lì si concentra l'attenzione delle mafie». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a proposito dell’allarme lanciato ieri dal presidente della commissione antimafia, Giuseppe Pisanu, su infiltrazioni mafiose nel settore delle energie rinnovabili.

Vendola ha colto l’occasione dell’inaugurazione, ieri pomeriggio, del nuovo ospedale oncologico «Giovanni Paolo II» nella sede dell’ex Cotugno, a Bari. Dopo la cerimonia, conferenza stampa volante, nel corso della quale ha dato notizia del premio, ritirato venerdì a Berlino, «Eurosolar» quale riconoscimento al governo regionale per le buone pratiche in tema di energie rinnovabili. «È stata l’occasione - ha aggiunto il presidente - anche per costruire nuovi contatti e credo, nei prossimi giorni, di potervi dare buone notizie per il futuro». Poi la questione antimafia.

Vendola è partito da lontano, «da quando per aver denunciato il salto di qualità imprenditoriale della magia del Gargano, ho subìto ripetute azioni di disturbo da parte di esponenti della destra di governo e locale che per connivenze e complicità “vedeva” solo una faida arcaica a Monte Sant’Angelo. Noi che finalmente abbiamo cominciato a renderci conto che la mafia c'è, che uccide, entra nel giro degli appalti, che controlla attività economiche in settori fondamentali della nostra regione – ha detto Nichi Vendola – noi finalmente dopo anni in cui la destra ha praticato la politica dello struzzo e ha criminalizzato l’allora parlamentare Vendola perché si occupava di mafia sul Gargano, oggi finalmente grazie all’autorevolezza di Beppe Pisanu possiamo guardare con attenzione a fenomeni che vanno combattuti senza esitazione».
«E Pisanu ci dice – afferma ancora – quella che è la sua esperienza. L'esperienza della Sardegna, un territorio nel quale pale eoliche non ce ne sono, fotovoltaico neanche, ma c'è l'artiglio della mafia con il coinvolgimento di dirigenti nazionali del Pdl in quelle indagini, e anche del governatore Cappellacci. Ed è una situazione simile a quella che si trova in Calabria e in Sicilia. L'esperienza della commissione antimafia è quella che conosce le indagini che ci sono in Calabria relative alla green economy e quindi è un bene che lanci l’allarme a noi che abbiamo combattuto contro la deregolamentazione».

Vendola ha quindi citato la «moratoria nata nel 2005. Per un anno non si poteva costruire niente, io volevo le regole e poi la Corte Costituzionale mi ha bocciato la moratoria perché la materia energetica è materia comunitaria e nazionale. Noi abbiamo lavorato in presenza di una “vacanza criminale” in materia, oggi c'è un rischio allarme che io prendo molto sul serio perché io la lotta alla mafia l’ho fatta per davvero nella mia vita. Ed ora c’è la necessità di bonificare il mercato». [rob. calp.]

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