Al centro dell'indagine gli incontri tra il boss Giuseppe Pelle ed alcuni candidati che in cambio di voti assicurati alla 'ndrangheta illecitamente raccolti avrebbero dovuto garantire alle imprese di riferimento della cosca l'aggiudicazione di alcuni importanti appalti pubblici ed altri favori.
ARRESTATO CONSIGLIERE REGIONALE
C'é anche il consigliere regionale Santi Zappalà, del Pdl, tra le 12 persone arrestate dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria nell'operazione sul condizionamento da parte della 'ndrangheta delle elezioni regionali in Calabria del 29 e 30 marzo scorsi.
L'accusa nei confronti di Zappalà è di avere stipulato con Giuseppe Pelle, capo della cosca, un accordo in occasione delle elezioni regionali ricevendo, in cambio, un consistente pacchetto di voti nella zona jonica della provincia di Reggio Calabria, controllata dalla cosca Pelle. Zappalà, inoltre, secondo l'accusa contestatagli dalla Dda reggina, avrebbe concretamente contribuito, pur senza farne formalmente parte, alla realizzazione degli scopi della 'ndrangheta consistenti, in particolatre, nell'acquisire la gestione ed il controllo di attività economiche.
ARRESTATI QUATTRO CANDIDATI REGIONALI
Quattro candidati al Consiglio regionale della Calabria nelle elezioni del marzo scorso sono stati arrestati nell'operazione dei carabinieri in cui è finito in manette il consigliere regionale del Pdl Santi Zappalà. Si tratta di Antonio Manti, Pietro Nucera, Liliana Aiello e Francesco Iaria, tutti del centrodestra. Anche nei confronti dei quattro candidati, cosi' come per il consigliere Santi Zappalà, l'accusa è di avere ottenuto il sostegno elettorale della cosca Pelle della 'ndrangheta. L'appoggio, secondo gli accordi presi, avrebbe dovuto essere ricambiato facendo ottenere alla cosca favori di vario genere tra cui appalti, con l'utilizzo di imprese di riferimento del gruppo criminale, finanziamenti e trasferimenti di detenuti.
21 dicembre 2010
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