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lunedì 10 gennaio 2011

Ass.Georgofili: ''Non ci lasceremo toccare dalle dichiarazioni di Giuseppe Graviano''

10 gennaio 2011
L'abbiamo dovuto sentire G. Graviano che invoca la Costituzione, perché è stato sanzionato per aver salutato i suoi avvocati dice lui e non Spatuzza e Giuliano.
    
Giuseppe Graviano il boss di Brancaccio invoca quella Costituzione che il 27 Maggio 1993 si è messa sotto i piedi calpestandola come un carro armato passando sui corpi dei nostri Figli.
Giuseppe Graviano deve difendersi se può, è un suo diritto, ma noi nemmeno da morti crederemo che il sanguinario uomo di “cosa nostra” volesse salutare solo i suoi avvocati e che si sarebbe persa l’occasione di mettersi in evidenza mentre faceva vedere che “socializzava” con Spatuzza e Giuliano.
Lasci perdere la buona educazione ricevuta da genitori e nonni il macellaio di via dei Georgofili, non ci lasceremo toccare da frasi da operetta di infimo ordine Giuseppe Graviano è cresciuto a scuola di mafia e ampiamente lo ha dimostrato in questi 17 anni durante i quali mai un momento ha sentito appiccicato addosso il sangue di Caterina e Nadia Nencioni, dei loro genitori e del giovanissimo Dario Capolicchio. 
Sia rimandato al “41 bis” con isolamento diurno colui che invoca la Costituzione da mafioso che non si pente, non collabora e fa il gradasso sulla cassa dei nostri morti.
Ma di che cosa ha bisogno il Parlamento Italiano per fare il proprio dovere e richiedere una norma più consona al regime detentivo speciale per i mafiosi rei di strage come “madre natura”?
I nostri parlamentari per trovare il coraggio di sancire l’isolamento a soggetti come i Graviano fin tanto che non collaborano, vogliono forse che veniamo sotto il Parlamento a chiederlo con i cartelli e gli striscioni?
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli

Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili


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