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giovedì 13 gennaio 2011

Camorra: Dia Napoli esegue due confische e un sequestro di beni

13 gennaio 2011
Napoli.
Un'auto e una moto sono stati confiscati ad Antonio Santamaria di 35 anni attualmente detenuto.
     Santamaria viene ritenuto dagli investigatori del centro Dia di Napoli un appartenente al clan dei Casalesi, gruppo Zagaria capeggiato dal boss latitante da oltre 15 anni Michele Zagaria.
Santamaria avrebbe agevolato le attività del clan dei Casalesi con funzioni di carattere logistico e operativo. La Dia ha anche confiscato ad Assunta D'Agostino, di 50 anni, attualmente in carcere due appartamenti e cinque garage situati a Castelvolturno, nel Casertano. Assunta D'Agostino è stata la compagna di Domenico Bidognetti fino a quando il camorrista non è divenuto collaboratore di giustizia. Assunta D'Agostino è stata arrestata ad aprile del 2008 in base ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli con l'accusa di avere partecipato all'associazione mafiosa dei Casalesi. Tra i destinatari dello stesso provvedimento vi furono anche altri esponenti di primo piano del gruppo Bidognetti fra i quali lo stesso capoclan Francesco Bidognetti, Luigi Guida, Giuseppe Setola considerato il capo dell'ala stragista del clan dei Casalesi e Alessandro Cirillo.
La Dia ha anche sequestrato i beni a Raffaele Cantone attualmente detenuto. Si tratta di un terreno e tre auto. Cantone era ritenuto al vertice dell'omonimo clan, stretto da un forte legame al clan Bidognetti. Cantone è accusato di concorso nell'omicidio di Salvatore Coronello vittima di un errore di persona mentre al suo posto doveva essere ucciso Pasquale Fedele che doveva pagare con la morte l'affronto ad Angela Barra ex compagna del capoclan Francesco Bidognetti, condannata a morte in quanto non aveva voluto proseguire la relazione con il camorrista. Angela Barra per vendicarsi aveva fatto credere a Bidognetti che Fedele la stava insidiando e inoltre che le aveva bruciato il portone di casa. Per questo motivo Bidognetti ne aveva ordinato la morte. Il valore dei beni sequestrati e confiscati è di oltre 2 milioni e mezzo di euro.

Adnkronos


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