Palermo. Controlli antimafia preventivi sulle cave di inerti, considerato che le attività estrattive costituiscono attività a «rischio» di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali, sono stati disposti dalla Prefettura di Palermo. L'iniziativa è stata disposta in attuazione di una direttiva del ministro dell'Interno. I primi accertamenti investigativi svolti hanno rilevato tentativi di infiltrazioni mafiose tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi di quattro ditte: Cava Galati e Mirto Inerti s.a.s. di Azzara Antonio & C., entrambe con sede a Montelepre; I.C.M. Inerti Conglomerati Marmi srl e Cava Bordonaro di Palermo. Per queste aziende è stata trasmessa una comunicazione prefettizia di interdizione dall'attività anche al competente distretto minerario che ha disposto la revoca delle autorizzazione nei confronti delle società. Accertamenti sono in corso sulle altre cave che operano in provincia di Palermo.
ANSA
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