di AMDuemila – 21 gennaio 2011Stavano progettando un attentato ai danni del pm della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni. Gli affiliati alle cosche Vrenna-Ciampà-Bonaventura di Crotone, arrestati questa mattina nell'ambito dell'operazione denominata “Hydra”, stavano pedinando il magistrato sotto scorta e raccogliendo fondi, forse destinati al pagamento di un killer assoldato fuori regione.
E' l'ennesimo progetto di attentato ai danni del pm antimafia, sventato, questa volta, grazie ai decreti di fermo eseguiti dalla Squadra mobile crotonese, in collaborazione con quelle di Cuneo e Verona, dal Reparto prevenzione crimine Calabria e dal Reparto volo di Reggio Calabria. Che hanno aperto le porte del carcere per 12 indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, armi, estorsione, traffico di stupefacenti e di avere compiuto atti intimidatori e danneggiamenti nei confronti di imprenditori e di familiari di collaboratori di giustizia.
Secondo gli investigatori l'operazione avrebbe consentito di disarticolare il cartello Vrenna-Ciampà-Bonaventura, uno dei più potenti della Calabria, egemone nella città di Crotone, con l'arresto delle nuove leve della cosca che gestivano tutte le attività illecite poste in essere nella città, stante la detenzione dei capi società. Dalle indagini è emerso infatti che le famiglie storiche di Crotone, dopo i numerosi arresti subiti con le operazioni “Eracles” e “Perseus”, avevano deciso di creare un nuovo gruppo criminale, costituito dagli uomini più fidati e fedeli.
Individuate, nell'ambito dell'operazione scattata questa mattina, anche le rotte del traffico di stupefacenti tra Crotone, Bologna e Reggio Calabria e diversi i chili di droga sequestrati.
Al coraggioso pm Pierpaolo Bruni, già oggetto di diversi progetti di attentato e di numerose intimidazioni, va la piena solidarietà della redazione di ANTIMAFIADuemila.
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