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venerdì 14 gennaio 2011

De Magistris: ''Prendo atto decisione procura di Roma. Dimostrero' estraneita'''


di Luigi de Magistris - 14 gennaio 2011
Prendo atto della richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei miei confronti dalla Procura di Roma in base all’accusa di abuso di ufficio, nello specifico per aver acquisito i tabulati di alcuni parlamentari senza averne richiesto autorizzazione preventiva alla Camera. Mi recherò in tribunale e davanti ai giudici mi difenderò, con una disposizione d’animo assolutamente serena perché sono certo della correttezza del mio operato e perché credo nella giustizia. Proverò che il reato contestatomi non ha nessun fondamento di verità: solo un magistrato suicida, infatti, avrebbe potuto pensare di acquisire i tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza autorizzazione della Camera. C’è però un paradosso che non possono fare a meno di sottolineare: questo procedimento a mio carico nasce da segnalazioni presentate da chi è attualmente imputato per corruzione in atti giudiziari ai miei danni, cioè per avermi sottratto illecitamente le indagini di cui ero titolare. Permane comunque l’amarezza, di ex pm e di cittadino. Ho pagato e pago, infatti, un prezzo salatissimo per aver svolto inchieste che hanno intaccato il potere nella sua accezione più vasta (da quello politico a quello economico, dalla massoneria ai cda delle società miste pubblico-private, compresi spezzoni di magistratura, servizi segreti e forze dell’ordine deviati). Allora mi sono state sottratte le inchieste illecitamente e sono stato bersaglio di una serie interminabile di procedimenti disciplinari, penali, amministrativi e civili dai quali sono sempre uscito indenne, ma che mi hanno costretto a lasciare la toga. Adesso, invece, devo rispondere di quanto compiuto nel mio ruolo di magistrato, sempre in piena coscienza professionale e di uomo. Con l’unica soddisfazione di vedere, oggi, rinviati a giudizio dalla magistratura di Salerno coloro che ieri, dall’interno della politica e dell’autorità giudiziaria, mi scipparono le indagini in modo illegittimo. La forza, comunque, la trovo nel consenso e nell’affetto di tutti i cittadini che sento vicini e, soprattutto, nella consapevolezza di aver agito in rispetto della legge e della Costituzione.

Tratto da:
luigidemagistris.it

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