14 gennaio 2011
Palermo. È di 2 miliardi e 375 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziendali, quote societarie e capitali, autoveicoli e imbarcazioni sequestrati nel corso del 2010 dal Centro operativo della Dia di Palermo, insieme alle sezioni di Agrigento e Trapani, nell'ambito dell'attività specifica finalizzata all'aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla mafia. Fra i beni posti sotto sequestro assumono particolare rilevanza per l'ammontare economico, oltre a quelli di natura edile, soprattutto quelli riconducibili al settore eolico e del fotovoltaico. Nel corso dell'anno, sono state arrestate di 12 persone, indiziate, a vario titolo, di appartenenza all'associazione mafiosa «Cosa Nostra» e di altri delitti. Di concerto con le Prefetture delle province di Palermo, Agrigento e Trapani è stato possibile procedere al monitoraggio degli appalti, nonchè al controllo, attraverso i cosiddetti «accessi», dei cantieri.
Adnkronos
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