Quarant’anni dopo, nuovi retroscena sul sequestro e l’omicidio del giornalista Mauro De Mauro, scomparso il 16 settembre del 1970. A raccontarli è il neo pentito Rosario Naimo, arrestato nell’ottobre scorso dopo quindici anni di latitanza. I verbali sono stati depositati al processo per l’omicidio De Mauro che si sta celebrando davanti alla Corte d’Assise di Palermo e che vede imputato Totò Riina. Naimo, che deve scontare una condanna a 26 anni di carcere per mafia e traffico di droga, ha raccontato ai magistrati di avere saputo dal mafioso Emanuele D’Agostino, braccio destro del boss Stefano Bontade, che quest’ultimo avrebbe preso parte al sequestro di De Mauro insieme ad un’altra persona, di cui però non sapeva il nome.
15 gennaio 2011
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