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giovedì 3 febbraio 2011

Spatuzza: ''Mi sono inginocchiato davanti allo Stato''



3 febbraio 2011
Firenze.
«Io mi sono inginocchiato davanti allo Stato e ho chiesto perdono. Devo dire che io giuridicamente ho sbagliato ed è giusto che lo Stato mi punisca. Moralmente ho agito convinto di fare la scelta più giusta in quella circostanza». Lo ha detto il pentito Gaspare Spatuzza, oggi nell'udienza del processo sulle stragi del '93, spiegando le ragioni del ritardo di anni nella sua decisione di collaborare con la giustizia. «Nel marzo 2008 - racconta Spatuzza - chiesi un colloquio con il procuratore antimafia Piero Grasso per via D'Amelio. Avevo tanta paura a collaborare, venni trasferito in un altro penitenziario più sicuro. Ma sono entrato in conflitto con questioni di politica, con questioni di polizia, di servizi segreti, di magistratura, rispetto a processi già chiusi con condanne definitive, ed ero chiuso in una cella. Non è stato facile trovarsi da solo contro davanti a tutto questo. Lo Stato, quello che conosco io, la protezione non me l'ha fatta mancare. Ma io conduco una vita peggio del 41 bis».

ANSA


Spatuzza: ''Spero di incontrare familiari vittime via Georgofili''

3 febbraio 2011
Firenze.
«Spero di incontrare i famigliari delle vittime di via dei Georgofili». Lo ha detto il pentito Gaspare Spatuzza, nell'aula bunker di Firenze, per il processo a carico di Francesco Tagliavia sulle stragi mafiose del '93. «I famigliari delle vittime hanno sempre espresso il loro sostegno per il mio mancato regime di protezione. Mi hanno commosso», ha aggiunto Spatuzza, che stamane in aula ha chiesto perdono alle vittime e alla città di Firenze. «Qua il più morto di tutti sono io. Io ho distrutto la mia vita per un rinnegato perdono», ha affermato Spatuzza.

Adnkronos


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