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sabato 19 marzo 2011

Don Ciotti: ''Ritirata proposta per giornata memoria''



Potenza. «Avevamo presentato una proposta di legge al Parlamento per l'istituzione, il 21 marzo, della giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, ma l'abbiamo ritirata perchè ci hanno detto che in commissione c'era chi non era d'accordo, che meschinità». Lo ha detto il responsabile nazionale di Libera, don Luigi Ciotti, nel pomeriggio, a Potenza, parlando ad alcune centinaia di familiari di persone uccise dalle mafie, nell'ambito degli appuntamenti per la 16/a giornata della memoria in programma domani nel capoluogo lucano. «Ci hanno informato - ha aggiunto - che alcuni esponenti non condividevano l'istituzione della giornata o la data scelta, e qualcuno avrebbe anche proposto il 30 giugno, con le scuole chiuse, e quindi abbiamo deciso di ritirare la proposta». Don Ciotti ha quindi più volte pronunciato la frase «che meschinità, che bassa politica», e rivolgendosi ai presenti ha detto che «è vostra la scelta della giornata nazionale, e di nessun altro».

ANSA



Don Ciotti: ''Manifesto vittime sarà consegnato al Presidente della Repubblica''

18 marzo 2011
Potenza.
L'associazione «Libera» intende organizzare a Roma un appuntamento di due giorni con il ministro degli Interni per discutere e approvare il «Manifesto dei familiari delle vittime della criminalità organizzata», la cui bozza è stata predisposta il 27 e 28 novembre scorsi a Terrasini (Palermo): al termine dei lavori il manifesto sarà consegnato al Presidente della Repubblica. Lo ha annunciato nel pomeriggio a Potenza il presidente di Libera, don Luigi Ciotti. Nel manifesto sono elencati 18 punti, suddivisi in tre argomenti (giustizia, diritti e informazione) che racchiudono una serie di proposte per la tutela dei familiari di persone uccise delle mafie: «Lo consegneremo poi al Presidente Napolitano - ha detto don Ciotti - perchè il Paese faccia proprio questo grido d'amore, per una politica alta e trasparente, e perchè la memoria non sia retorica, ma si traduca nella concretezza che voi meritate». Nel corso dell'incontro - il primo di una serie di appuntamenti organizzati nell'ambito della 16/a giornata della memoria in programma domani, nel capoluogo lucano - è intervenuto anche Nando Dalla Chiesa: «È un caso che questa giornata capiti il giorno dopo le celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, ma è un simbolo forte, perchè qui si intrecciano storie di persone uccise per la Patria, di gente del Sud che è andata al Nord e viceversa, per una celebrazione che non è retorica e per una bandiera che significa davvero qualcosa».

ANSA



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