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venerdì 19 novembre 2010

Saviano, Maroni chiude la polemica leggerà un elenco a "Vieni via con me"


Il ministro: "Ho accettato l'invito, mi sembra la soluzione più ragionevole". Soddisfazione di Masi e Garimberti. Ma continua lo scontro politico.


Roberto Saviano
TORINO - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni avrà il suo spazio a Vieni via con me. Accadrà nella prossima puntata, lunedì 22 novembre. La portavoce di Maroni, Isabella Votino, esprime in una nota la soddisfazione del ministro per "la risposta del direttore di Raitre, Paolo Ruffini, che ha accolto la sua richiesta di intervenire" in trasmissione. In precedenza, Ruffini aveva negato che vi fosse stata una "clamorosa rottura" con Maroni e ribadito un punto: "Vieni via con me non è un talk show. Se Maroni non intende fare una precisazione, ma leggere un elenco in veste di ministro degli Interni, attenendosi al linguaggio del programma, sarà anche in questo caso il benvenuto".

"Mi hanno invitato, quindi ho accettato l'invito. Mi sembra la soluzione più ragionevole e sono soddisfatto di questa disponibilità" dice Maroni che alla domanda se per lunedi' sera ha già preparato l'elenco, replica: "Mi preparerò".

Soddisfazione dal direttore generale della Rai, Mauro Masi. "Ringrazio il ministro Maroni per la sensibilità dimostrata e sono lieto che abbia accettato di partecipare al programma. Colgo l'occasione - aggiunge Masi - per segnalare il lavoro concreto svolto in questa occasione dal direttore di Raitre Paolo Ruffini, che ha sempre tenuto informata questa direzione generale". Soddisfazione sarebbe stata espressa anche dal presidente di viale Mazzini, Paolo Garimberti.

Positivo anche il commento del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli: "Quando ci si incontra nel nome di una civiltà personale, e in più politica, vince il respiro calmo dell'intelligenza e della democrazia". 
Ma lo scontro politico sul monologo di Saviano non si placa. In mattinata, il presidente della Camera Gianfranco Fini era intervenuto nella polemica: "Non capisco come qualcuno si possa indignare se c'è chi dice che la mafia è anche al Nord. Non è una polemica contro un partito o contro un territorio nazionale. La mafia è ovunque c'è un interesse".

Paole che non piacciono a Umberto Bossi: parlando ai giornalisti che gli chiedono un commento alle parole del presidente della Camera il Senatur risponde con un secco: "Fanculo".  Poi però sembra ammettere che il tema esiste: "Siamo sempre stati contrari all'invio di mafiosi al nord per soggiorno obbligato. Hanno creato una situazione negativa e la situazione più negativa è in Brianza. Però - assicura il leader del Carroccio - la Lega è lontana. Non riescono ad avere agganci con noi".

Intanto si moltiplicano le adesioni all'appello lanciato da Antonio Di Pietro su Facebook ''La penso come Saviano, Maroni quereli anche me''. Ne sono arrivate 20mila in un giorno, fa sapere l'Italia dei Valori. ''E' la dimostrazione - spiega Di Pietro - di come il Paese abbia tutti gli anticorpi per reagire a questa brutta deriva antidemocratica del governo. Saviano è il cane da guardia della democrazia e i cittadini sono con lui. La nostra battaglia continua, grazie a tutti''.





LINK:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/19/news/fini_saviano-9277912/?ref=HRER2-1

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