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sabato 11 dicembre 2010

Eolico, fotovoltaico, calcio la mafia investe in Puglia .

Bari - Ma magistratura e forze dell’ordine resistono. Allarme del presidente della commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu a Bari. L’impressione è che magistratura e forze dell’ordine in Puglia stiano fronteggiando la criminalità organizzata anche con il sostegno della società civile. Ma ci sono seri rischi.
Se sul Gargano la criminalità si è organizzata in mafia vera e propria nelle altre province della Puglia è stata seguita un’altra strada: l’inabissamento, far cioé tacere le armi il più possibile e favorire invece gli affari. Due in particolare i nuovi settori di espansione: green economy e calcio. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Commissione parlamentare antimafia, Beppe Pisanu a conclusione dei due giorni di missione a Bari in cui si sono incontrati e ascoltati i vertici delle Direzioni distrettuali antimafia pugliesi. “L’impressione generale è che la magistratura e le forze dell’ordine stiano fronteggiando efficacemente il crimine organizzato in tutta la Puglia grazie anche al sostegno della società civile pugliese che tiene alti i valori della legalità e, salvo casi episodici, non si lascia sedurre, come in altre regioni dalle organizzazioni mafiose. Tutto ciò, però, non deve far sottovalutare i rischi, che sono alti, soprattutto in una regione come questa che è la più vitale e dinamica del Mezzogiorno e che proprio per la sua vitalità attira interessi criminali italiani e stranieri. In Puglia - ha aggiunto Pisanu - la criminalità è modernamente organizzata, capace di ricorrere a tecnologie sofisticate e di intervenire con capitali sporchi in settori dell’economia e di regolare, all’occorrenza, i conti con la forza delle armi”.
Inoltre “essendo la Puglia la regione italiana che ha la più alta percentuale della potenza installata nel settore dell’eolico e avendo tutte le mafie italiane prestato grande attenzione a questo settore sarebbe impensabile che si fossero distratte soltanto in Puglia. La criminalità ha oggi la capacità di ricorrere agli intrecci finanziari e societari per muovere i loro capitali, mi riferisco - ha proseguito - all’abilità con cui scelgono i settori più redditizi d’investimento, basti pensare a quello che stanno facendo nel settore della green economy, delle energie alternative. Ci sono notizie coperte da segreto istruttorio ma un esempio posso farlo tranquillamente, quello dell’accaparramento di terreni da parte della criminalità organizzata che poi li utilizza per impianti fotovoltaici o investendovi direttamente ovvero rivendendoli a società esterne. Stessa operazione che in generale si verifica per l’eolico. Allorché la criminalità organizzata riesce ad ottenere le licenze, a impiantare le pale e poi a vendere chiavi in mano a grandi società produttrici di energia gli stessi impianti. Oramai il crimine organizzato è una realtà moderna. Sono professionisti, parlano le lingue e si avvalgono di consulenze tecniche sofisticate, al tempo stesso mantengono l’antica ferocia e quando è necessario la mettono in campo. C’è poi la tendenza generale di tutte le organizzazioni criminali a ridurre al minimo indispensabile l’uso della forza e a concentrarsi soprattutto sugli affari e in Puglia a ricercare il consenso sociale.
Non è un caso se i dirigenti di sette squadre di calcio diverse sono risultati in Puglia collusi con il crimine organizzato. Il calcio è un mezzo per entrare in contatto con le folle, con la società e vuol dire cercare simpatia, consenso. Ci sono vari segnali - ha concluso Pisanu - che anche in Puglia la criminalità cerca la copertura del consenso popolare che poi porta all’avvicinamento del mondo della politica e ciò ci deve allarmare”.

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