Contattaci

Se desideri partecipare alla realizzazione del blog mandaci il tuo articolo al nostro indirizzo mail: blogghiamolamafia@live.it .

venerdì 31 dicembre 2010

Maggiani Chelli: ''Nel '93 le stragi per Ragion di Stato''

30 dicembre 2010
Ganzer, Contrada, Mori, De Gennaro, Pollari... Tutti servitori dello Stato, tutti uomini che hanno agito nell’interesse dello Stato.
     
Noi non siamo in possesso di elementi che possano in qualche modo provare il contrario. Tutto quello che sappiamo è che hanno agito nell’interesse della “Ragion di Stato”, ed a questo ci atteniamo. Almeno fino al momento in cui la sentenza di un giudice alla fine di un processo penale in un tribunale non ci proverà il contrario.

Ma è la stessa “Ragion di Stato” che, nel 1993 e negli anni a venire, ha investito il Governo e le istituzioni per cercare di fermare le stragi mafiose terroristiche non con la forza che uno Stato deve avere davanti alla criminalità organizzata, ma con la debolezza di uno Stato che cosciente dei suoi limiti può solo mediare con le forze criminali?

Per quello che ci riguarda, quella Ragion di Stato ha provocato la morte di Caterina Nencioni, Nadia Nencioni, Dario Capolicchio, Angela Fiume e Fabrizio Nencioni e ben 48 feriti dei quali alcuni con l’80% di invalidità rispetto alla capacità lavorativa, provocando loro un inferno di vita, quella che gli rimane da vivere.

Questo perché in quel 1993–1994, 500 mafiosi in tempi diversi sono stati passati da carcere duro di 41 bis a carcere normale, lasciando così intendere alla mafia che i morti pagavano.
Se è questa la Ragion di Stato allora è venuto il momento di fare un esame di coscienza e sentire tutto il peso di “una Ragion di Stato” che fa acqua da tutte le parti.

Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli

Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

Nessun commento:

Posta un commento