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mercoledì 26 gennaio 2011

Preside fa lasciare alunna scortata a ingresso scuola, e' polemica



26 gennaio 2011
Palermo.
È polemica a Bivona, nell'agrigentino tra un testimone di giustizia, Ignazio Cutrò, che vive scortato dopo avere denunciato il racket del pizzo, e il preside della scuola frequentata dalla figlia 18enne, anche lei scortata. A fare scattare la miccia è stata la decisione presa dal preside dell'istituto tecnico 'Panepinto' di Bivona che nei giorni scorsi si è rivolto ai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento per chiedere che la giovane non venisse più accompagnata dagli agenti di scorta fino all'aula ma lasciata all'ingresso della scuola. Una richiesta accolta dal comandante provinciale di Agrigento, colonnello Mario Di Iulio. Così, da oggi, la ragazza, viene accompagnata dalla scorta fino all'ingresso dell'istituto tecnico e non più fino all'aula. Ignazio Cutrò si dice «molto amareggiato» per questa scelta. Ma dal Comando provinciale dei carabinieri spiegano all'ADNKRONOS «nessuna polemica, è stata una decisione presa in sinergia insieme con il preside dell'istituto. Ci siamo resi conto che per motivi di opportunità si può evitare di accompagnare la ragazza fino all'interno dell'aula. È un fatto di buon senso». I carabinieri dicono quindi che in questo modo si raggiungono due obbiettivi: «da un lato salvaguardare la sicurezza della ragazza scortata e dall'altro di evitare un'eccessiva esposizione di immagine della giovane». Ma il padre della ragazza, che grazie alle sue denunce in passato fece arrestare diversi estorsori, non ha gradito la decisione presa dal preside insieme con i carabinieri. L'episodio è stato segnalato anche alla Prefettura di Agrigento.

Adnkronos

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