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giovedì 24 marzo 2011

'Ndrangheta: chiusa indagine ''Il Crimine'', 161 indagati


24 marzo 2011
Reggio Calabria.
La Procura di Reggio Calabria ha chiuso l'indagine che ha portato all'operazione 'Il Crimine" eseguita nel luglio dello scorso anno in contemporanea all'inchiesta parallela della Dda di Lombardia con oltre 300 arresti. Il filone calabrese conta 161 indagati. In queste ore l'avviso di conclusione indagini viene notificato agli indagati e ai loro avvocati difensori. Si tratta della madre di tutte le inchieste, ha sottolineato più volte il procuratore Giuseppe Pignatone (che per l'indagine aveva costituito un pool di magistrati di cui facevano parte i due aggiunti Prestipino e Gratteri, i sostituti De Bernardo, Miranda e Musarò). Gli atti delineano la struttura della 'ndrangheta nelle sue articolazioni territoriali, a individuare i punti di riferimento dei 'localì e delle 'societa« ma soprattutto riconosce la caratteristica unitaria della 'ndrangheta. Il nome dell'operazione deriva infatti dall'attribuzione a Domenico Oppedisano, chiamato 'don Micò, del ruolo di capo crimine. Una figura che non è di un capo assoluto che può prendere decisioni autonome, ma di una figura super partes individuata anche in base all'età e all'esperienza, che dirime i contrasti e funge da collante tra le articolazioni 'ndranghetiste. A fornire elementi fondamentali che hanno portato a delineare la struttura territoriale della 'ndrangheta, in Italia e all'estero, sono state le intercettazioni captate nella lavanderia di Giuseppe Commisso, chiamato 'u mastrù, a Siderno. Lì gli indagati parlavano liberamente, sicuri di essere al riparo da orecchie indiscrete. Da un filone dell'inchiesta sono emersi elementi indizianti a carico dell'ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni, come componente di una cosca. Al suo arresto si è giunti nel dicembre dell'anno scorso, mentre il fratello Antonio era stato sottoposto a fermo nell'operazione principale di luglio. Nei suoi confronti venne emesso un decreto di fermo perchè dalle intercettazioni emergeva il progetto di trasferirsi in Australia con la famiglia. 'Il Criminè ha delineato le diramazioni della 'ndrangheta anche all'estero. Tra i Paesi in cui esistono infiltrazioni c'è proprio l'Australia, oltre al Canada. La seconda operazione 'Il Crimine 2' eseguita ai primi giorni di marzo ha portato all'emissione di un provvedimento cautelare per Tony Vallelonga, ex sindaco di Stirling a pochi passi dalla popolosa città di Perth.
Al troncone principale di 'Criminè sono seguite altre indagini. Tra queste quella che ha portato all'operazione 'Piccolo carrò, che ha consentito di fare luce sul ritrovamento di un'auto con armi e ordigni sul tragitto seguito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella sua ultima visita a Reggio Calabria. Si trattò di una messinscena per addossare la colpa a Pino Ficara, famiglia mafiosa egemone nella zona sud della città dello Stretto (recentemente colpita dall'operazione 'Reggio Sud') in contrasto con il cugino Giovanni Ficara. A passare confidenzialmente le informazioni alle forze dell'ordine, allo scopo anche di accreditarsi, era il commercialista Giovanni Zumbo, finito in manette il 13 luglio scorso nell'operazione 'Il Criminè. Uno di quei personaggi che fa parte della zona grigia di cui la 'ndrangheta si nutre, ha sottolineato spesso nell'ultimo anno il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone.

Adnkronos

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