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martedì 15 febbraio 2011

Lettera aperta a chi conosce la verità

Lettera aperta a quanti in questo Paese conoscono la verità, da parte dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili dopo la deposizione di Gaspare Spatuzza al processo per le stragi del 1993 

Spatuzza Gaspare ieri al processo per le stragi 1993 ha detto che la mafia a Firenze non voleva morti con la strage di via dei Georgofili, peccato che a furia di spostare il fiorino imbottito di tritolo un po' più in qui, un po' più in la, per centrare l'obiettivo prestabilito in partenza, e segnato sulla cartina turistica nelle mani di Lo Nigro Cosimo, i morti li ha fatti eccome. 
"Quei morti non ci appartengono" è la frase che continua a rimbombare nell'aula di giustizia fiorentina, ma noi a questo crediamo molto poco. 
Ai fratelli Graviano, a Riina Salvatore e allo stesso Spatuzza quei nostri morti appartengono eccome, gli piaccia o no. 
Inoltre a Giuseppe Graviano quei morti non sono parsi veri, perché gli hanno fatto un gran gioco, visto che a fare politica secondo il metodo mafioso, si fa così, si ammazzano degli innocenti. Comunque se i morti di Firenze del 27 Maggio 1993 la mafia li ha fatti oltre che per se stessa anche per conto terzi , come noi fermamente crediamo, sia ben chiaro non siamo così ingenui, sappiamo bene che Spatuzza non porta da nessuna parte. 
Nel processo il sentito dire non fa la prova penale, lo ha già ampiamente detto e dimostrato il procuratore Vigna che in merito è molto preparato. 
Detto tutto questo,però Spatuzza la notte del massacro sotto la torre de' Pulci a Firenze c'era, era li e sa tutto, quindi su quello che dice sul conto di Tagliavia Francesco, noi ci crediamo, anche se spetta al processo in corso confermare o meno, per ora comunque crediamo a Spatuzza. Anche se lo ribadiamo fortemente, così come non perdoniamo a Spatuzza per quello che ha fatto ai nostri figli, altrettanto non lasceremo lavare le coscienze all' intera classe politica italiana proprio attraverso il pentimento stesso di Spatuzza mentre dice "a Firenze non volevamo morti". 
Del resto siamo convinti che in questo Paese non ci si stia comportando molto bene, per la prima volta in Italia noi nutriamo la convinzione ci siano le prove per un processo per strage a dei "mandanti esterni a cosa nostra", ma siamo altrettanto convinti che l'ordine dall'alto per un processo simile non arrivi. 
Si lamentava già il Proc. Gabriele Chelazzi per quell'ordine mancato e la storia si ripete oggi a 8 anni di distanza. 
Malgrado tutto continueremo a supportare Spatuzza Gaspare quale collaboratore di giustizia, ma siamo certi che altri collaboratori di giustizia, sappiano molto di più di quello che ci hanno detto in passato, e in un pubblico dibattimento forse potrebbero andare oltre il de relato di Spatuzza, e sentiremo così la scienza diretta con conseguente prova penale certa. 
Mentre scriviamo tutto questo ci appelliamo a quanti possono capire le nostre parole: non prendeteci in giro, non fa onore a nessuno, se non volete farlo per noi che negli anni possiamo essere diventati un fardello alle vostre coscienze, fatelo almeno per i morti che a causa della mancanza di giustizia non hanno pace. 
Cordiali saluti 

Giovanna Maggiani Chelli 
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili


LINK:
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3936:lettera-aperta-a-chi-conosce-la-verita&catid=42:documenti

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