7 gennaio 2011
Catanzaro. Ammonta a 80 milioni di euro il controvalore delle confische eseguite dalla Direzione investigativa antimafia di Catanzaro durante il 2010.
A questi si aggiungono beni per altri 10 milioni posti sotto sequestro. I dati diffusi dall'organo investigativo comprendono diversi compendi aziendali, beni immobili, autovetture di lusso e conti correnti bancari. «Le tecniche investigative nel tempo affinate e le professionalità impiegate -spiegano dalla Dia- hanno consentito alla Direzione investigativa antimafia di Catanzaro di perfezionare un modulo operativo che, con sistematica continuità e nell'ambito di una più vasta ed articolata strategia, individua ed aggredisce i patrimoni criminali attivando, di volta in volta, i più efficaci strumenti normativi predisposti, negli anni, dal legislatore». «Analogo impegno -prosegue la nota- è stato profuso nel contrasto dell'infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici. In tale contesto, sono state esaminate 63 imprese ed identificate 809 persone fisiche, tutte impegnate nella realizzazione di importanti opere pubbliche, quali l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, la Trasversale delle Serre e la Statale 106 jonica».
Adnkronos
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