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lunedì 21 marzo 2011

A Milano osservatorio contro illegalita'

21 marzo 2011
Milano.
Ha scelto un luogo simbolo come l'Ortomercato per la sua prima iniziativa pubblica: l'Osservatorio sociale mafie creato a Milano da Cgil, Libera, Arci e Legambiente ha iniziato il suo lavoro di monitoraggio sui fenomeni illegali in Lombardia con un convegno organizzato nel cuore di uno dei settori dove l'infiltrazione criminale è più forte, nella XVI Giornata nazionale dell'impegno contro le mafie e della memoria delle vittime innocenti. Il punto di partenza dell'Osservatorio è il contrasto a organizzazioni mafiose che ormai sono presenti in tutto il territorio lombardo e in diversi suoi settori produttivi con continui trasferimenti di capitali illegali in imprese legali, senza dimenticare un grande evento come l'Expo del 2015 e tutti gli appalti e i cantieri a esso collegati. L'edilizia è uno dei settori «regolato da leggi parallele», come hanno denunciato alcuni lavoratori nel corso del convegno organizzato dalla Cgil, favorite da «agenti di intermediazione di manodopera a capo di cooperative che sono tali solo di nome». Ma l'attività delle mafie è diversificata e, come ha spiegato l'ex presidente della commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione, «tutto il circuito agro-alimentare è controllato dalle mafie perchè è uno dei settori economici più importanti e la sua filiera si chiude con i grandi centri commerciali, luoghi chiave per il riciclaggio del denaro». E l'Osservatorio nasce con l'obiettivo di denunciare le illegalità che nel mondo del lavoro sono maggiormente presenti proprio in luoghi come l'Ortomercato milanese sotto forma di caporalato e finte cooperative che gestiscono appalti e assunzioni in nero. Luigi Predeval, il presidente di Sogemi, la società che gestisce per conto del Comune di Milano tutti i mercati agroalimentari all'ingrosso della città, spiega che non ha rinnovato il contratto con sette cooperative (con 105 lavoratori) nel tentativo di riportare la legalità nei mercati.

ANSA

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